19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Fiducia verso il futuro

Nel 2014 segnali confortanti dall’export. Ancora incerti gli investimenti

I dati sul mercato del lavoro in Fvg presentati a Trieste dall'assessore Panariti. Permangono le incertezze, ma alcuni segnali di ripresi ci sono

TRIESTE - L'economia regionale ha registrato nel 2014 alcuni segnali di miglioramento, con una ripresa delle esportazioni trainate dalla meccanica, metallurgia e dal settore del mobile. Rimane, tuttavia, irrisolto il nodo della debolezza della domanda interna e degli investimenti, che implicano il persistere di un'espansione dell'offerta di lavoro e della disoccupazione in un contesto generale d'incertezza.
Lo ha evidenziato l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, a margine della presentazione della pubblicazione ‘Il mercato del lavoro in FVG - principali evidenze del 2014’ avvenuta a Trieste.
La ricerca, realizzata dal Servizio osservatorio mercato del lavoro regionale, anticipa gli aspetti di congiuntura del consueto report annuale sul mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia, illustrando i principali indicatori e fornendo una prima sintesi interpretativa dell'andamento del lavoro.

Il lavoro nodo irrisolto
L'occupazione, nel 2014, ha continuato a scendere (495 mila unità), ma con una flessione accentuata per il lavoro dipendente. E' proseguita la crescita della disoccupazione, che si attesta a 43 mila unità (l'8 p.c. il tasso: 8,9 per le donne e 7,3 per gli uomini), ma si è verificata una ripresa delle assunzioni e un forte incremento del ricorso ai voucher.
Lo sviluppo del lavoro accessorio, che coinvolge ormai all'anno in Fvg 45 mila lavoratori, soprattutto giovani, «impone – ha detto Panariti - di pensare a linee specifiche di intervento, soprattutto nel campo della formazione per questi lavoratori. Vanno evidenziati alcuni indubbi segnali positivi relativi al 2014 - ha spiegato l'assessore - la ripresa delle assunzioni, soprattutto nell'industria (+ 9,3 per cento) e nell'agricoltura, che prosegue quindi un interessante trend al rialzo, e una timida ripresa, dopo il tracollo dello scorso anno, delle assunzioni per i più giovani».

Nel 2015 diminuisce la Cig
La ricerca evidenzia anche l'elevato ricorso agli ammortizzatori sociali: le ore autorizzate di Cig sono salite a quasi 31,3 milioni di ore; i nuovi ingressi in lista di mobilità (ai sensi della L. 223/91) si attestano invece a 5.825 su un totale di 9.266 iscritti.
«I dati relativi ai primi mesi del 2015 presentano invece dei miglioramenti: un calo marcato delle ore di Cig, degli ingressi in lista di mobilità e l'aumento delle assunzioni e dei saldi riferiti ai contratti a tempo indeterminato. Il documento - ha evidenziato Panariti - ci dice che è stata positiva la scelta fatta in sede d'approvazione della Finanziaria regionale per incentivare il lavoro a tempo indeterminato, così per le donne over 55 come per i giovani tramite Garanzia giovani: i primi dati relativi a quest'anno ci mostrano infatti un aumento molto importante dei contratti a tempo indeterminato».