2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Emergenza profughi

La Regione dichiara lo stato di emergenza per allestire nuove tendopoli

Per far fronte alla mancanza di strutture di accoglienza, alla Protezione civile è stato dato mandato di istituire centri di primo e temporaneo soccorso con presidio sanitario

TRIESTE – Quanto accaduto nell’ex caserma Cavarzerani di Udine non sarà un fatto isolato. Presto, in altre zone del Friuli Venezia Giulia, sorgeranno tendopoli ‘provvisorie’ per accogliere i richiedenti asilo. La decisione è arrivata nella giornata di lunedì, con un decreto emanato dall'assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, d'intesa con la presidente della Regione Debora Serracchiani, che in pratica dà mandato alla Pc di occuparsi dell’accoglienza dei migranti con strumenti straordinari. Ecco perché è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutta la regione.

La spiegazione di Torrenti
«Con questo provvedimento - commenta l'assessore alla Solidarietà Gianni Torrenti, che segue in prima persona il problema dell'immigrazione - possiamo intervenire con maggiore incisività e tempestività per superare il problema della mancanza di idonee strutture di prima accoglienza. In uno spirito di leale collaborazione con lo Stato – aggiunge l'assessore Torrenti - l'allestimento di questi centri di primo e temporaneo ricovero dei richiedenti asilo, permetterà di attuare le procedure di identificazione e di controllo sanitario, a garanzia della sicurezza  e della tutela della salute pubblica».

Lo stato di emergenza
Con il decreto, viene infatti dichiarato lo stato di emergenza sul territorio del Friuli Venezia Giulia, giustificato proprio dalla difficoltà, in l'assenza di idonee strutture, di poter attuare in modo adeguato i controlli sanitari e l'identificazione dei richiedenti asilo privi di collocazione.
Conseguentemente al decreto, la Protezione civile regionale potrà quindi attuare quegli interventi strettamente necessari per garantire le condizioni minime di temporanea accoglienza. In particolare, la Protezione civile si adopererà per sistemare, con procedura d'urgenza e con risorse assegnate dallo Stato, strutture da destinare a questo scopo, che saranno poi gestite dalle Prefetture.