19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Dal 18 al 23 settembre a Trieste

Sguardi fuori dal tempo con “I Mille Occhi”: Festival internazionale del cinema e delle arti

Con anteprima a Roma il 15 e il 16 settembre, inizia la XIV edizione. Premio Anno Uno al cineasta portoghese Vítor Gonçalves

TRIESTE - Anteprime di film e documenti da (ri)scoprire alla luce del nostro tempo, dentro e fuori dalle infinite storie del cinema: anche l'edizione 2015 del festival «I Mille Occhi» sarà all'insegna della pluralità di sguardi, d'epoche e di generi di cui solo la settima arte è capace. Il cineasta del presente, al centro della XIV edizione, sarà il portoghese Vítor Gonçalves, Premio Anno Uno per "A vida invisível". 

Denso il programma d'incontri e proiezioni 
Sempre alla ricerca dei tesori meno conosciuti del cinema italiano, "I Mille Occhi" proporranno anche una collezione di film mai visti (I figli di nessuno) e proseguiranno gli approfondimenti su tre preziose figure di cineasta – Emanuele Caracciolo, Oreste Palella e Raffaele Andreassi. Il denso programma d'incontri e proiezioni, tutte a ingresso gratuito, sarà completato da ricognizioni documentarie e poetiche sulla flagranza della pellicola cinematografica, oltre che dagli ulteriori ritratti di due grandi cineasti esuli, il tedesco Frank Wysbar e lo scenografo russo Boris Bilinsky.
 
Una formula personale e inedita di festival cinematografico
Uno degli ospiti più attesi della prossima edizione, eloquentemente titolata "Apparizione" (dal 18 al 23 settembre al Teatro Miela di Trieste, con un'anteprima il 15 e il 16 settembre al Cinema Trevi di Roma), sarà il cineasta, produttore e didatta portoghese Vítor Gonçalves, allievo ed erede del grande António Reis. Nelle due sere conclusive del festival (22 e 23 settembre), verranno proiettati alla presenza di Gonçalves i suoi due unici lungometraggi. 

Arte a 360 gradi
Un altro highlight del festival triestino sarà la personale dedicata alla scultrice, pittrice e regista Niki de Saint Phalle, unica artista donna del movimento del Nouveau Réalisme, nota per aver ideato e realizzato - sempre all'insegna della ribellione contro i poteri costituiti - gli Shooting Paintings e le enormi sculture di nudi femminili dette Nanas, nonché case-giochi per bambini e il monumentale Giardino dei Tarocchi di Capalbio, vicino Grosseto. L'omaggio del festival - curato da una storica ospite e collaboratrice dei Mille Occhi, la cineasta sperimentale Jackie Raynal - prevede la presentazione delle due uniche regie dell'artista francese – Daddy (1973, co-diretto con Peter Whitehead), uno dei più provocatori film erotici degli anni '70, e la fiaba per adulti Un rêve plus long que la nuit (1976) –, entrambi alla presenza di un'ospite d'eccezione come Laura Duke Condominas, figlia della Saint Phalle e protagonista di Lancelot du lac di Bresson (per il quale venne inizialmente opzionata la stessa Niki).

Ma il Festival è questo e molto di più
A "I Mille Occhi" saranno presentati anche alcuni documenti mai visti. In programma anche un percorso tra cinema, teatro e letteratura sui fantasmi apocalittici delle due guerre mondiali. Il festival prosegue inoltre la sua opera di ricerca e approfondimento di tre figure poco esplorate del cinema italiano: l'attore e regista messinese Oreste Palella, Raffaele Andreassi, Emanuele Caracciolo. Altro autentico fiore all'occhiello del programma 2015 sarà l'oculata selezione di film salvati dall'oblio come "I figli di nessuno", curata dal ricercatore, storico e collezionista Simone Starace. Seguiranno dei focus sulle collaborazioni italiane del fondamentale scenografo russo Boris Bilinsky, allievo di Max Reinhardt e noto cartellonista di Metropolis; un appassionato tributo a cura di Olaf Möller al regista tedesco Frank Wysbar, del quale si vedranno le regie più rappresentative e il classico da lui prodotto Mädchen in Uniform (considerato il primo film a tema lesbico della Storia del cinema); un ricordo del caratterista triestino Livio Lorenzon e dell'attore Richard Harrison (eroe di molti peplum); il festival culminerà infine, tra le sue tante presenze dentro e oltre lo schermo, con un percorso sulla flagranza della pellicola che - insieme ad altre ricognizioni documentarie e poetiche sulla fisicità del cinema - si accompagnerà al ricordo del grande cinefilo Ciro Giorgini, storico programmatore diFuori Orario e tra i fondatori dell'Officina Film Club.

Tutte le proiezioni e gli incontri sono a ingresso libero.

Informazioni: festival@imilleocchi.com | segreteria@imilleocchi.com |  040 349 88 89Il www.imilleocchi.com milleocchisulfestival.tumblr.com |