20 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Il caso

Va in tv e lo licenziano perchè denuncia i disservizi dell'azienda

Alessandro Zocco, 40enne triestino, è stato mandato via dalla Tiesse dopo aver reso noto su Tele4 le condizioni in cui sono costretti a operare gli operatori sanitari della città. La solidarietà di Giorgi

TRIESTE – Nel capoluogo giuliano scoppia il caso di Alessandro Zocco, già dipendente di Croce Marche e Tiesse, licenziato in tronco per le dichiarazioni di denuncia rilasciate ai media. Una questione che ha profondamente indignato il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Lorenzo Giorgi.

«Mi sono occupato più volte, anche in passato, dei gravi problemi dei dipendenti di Tiesse, Croce Marche e delle varie cooperative che hanno vergognosamente sfruttato e maltrattato i lavoratori. Un modo di agire di cui era a conoscenza l’azienda sanitaria, che di fatto faceva finta di non vedere. Poi vengo a sapere del licenziamento in tronco di Zocco, che in un mondo normale andrebbe lodato assieme ai colleghi per il solo fatto di continuare a operare senza stipendio da mesi per garantire un servizio essenziale per il tessuto sociale più debole della città. Invece – aggiunge Giorgi – qualche dirigente strapagato con soldi pubblici si arroca il diritto di cacciare qualcuno per lesa maestà?».

L’esponente del centrodestra lancia quindi un appello alla politica e alla Regione in particolare: «Mi appello affinché intervenga su questa porcata la Regione con il presidente Serracchiani, ristabilendo la normalità con la riassunzione del dipendente e, casomai, la cacciata di qualche inutile e presuntuoso strapagato dirigente».

Ma cosa ha detto di tanto grave Zocco? Il 40enne dipendente della Tiesse, impresa sociale nel settore paramedico, ha rilasicato un’intervista a Tele4 e qualche giorno dopo si è visto recapitare una lettera di licenziamento per diffamazione nei confronti della stessa impresa. Zocco ha denunciato le difficoltà in cui si trovano a operare gli operatori sanitari a Trieste, con mezzi obsolete e caratterizzati da una manutenzione non ottimale. Parole confortate da documenti fotografici e filmati. Per questo, dopo il licenziamento subito, il 40enne non si è perso d’animo e ha avviato la causa per riottenere il suo posto di lavoro.