28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
La decisione della giunta

Industria: 9,8 milioni di euro per l’area complessa di Trieste

Approvato dalla giunta regionale il regolamento, proposto dal vicepresidente Bolzonello, che riguarda i criteri per la concessione di contributi per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione e riconversione delle imprese

TRIESTE - Approvato dalla giunta regionale il regolamento, proposto dal vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, che riguarda i criteri e le modalità per la concessione di contributi per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione e riconversione a favore delle imprese insediate nell'area di crisi industriale complessa di Trieste.
«Con questo regolamento diamo attuazione a quanto indicato dalla legge Rilancimpresa Fvg - ha spiegato Bolzonello - che prevede la concessione di incentivi alle imprese insediate nelle aree individuate dall'apposito Accordo di programma del 30 gennaio 2014 per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, efficientamento energetico, tutela e recupero ambientale, riconversione di aree industriali dismesse». «I progetti saranno valutati in base alla capacità di risanare i siti produttivi e alle ricadute occupazionali, considerando le esigenze di risanamento ambientale e di riconversione industriale - ha aggiunto il vicepresidente -. Si tratta di una misura complementare per la crisi complessa di Trieste che ha una dotazione finanziaria di 9,8 milioni e, che affiancherà l'iniziativa di Invitalia relativa all'Accordo di programma, la quale prevede un finanziamento complessivo di 15 milioni».

Il regolamento prevede che siano finanziabili attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di innovazione di processo e organizzazione (spese di personale, attrezzature specifiche, consulenze, brevetti e licenze) e progetti per la riconversione di aree industriali dismesse (acquisto di aree o edifici, interventi urbanistici o edilizi, progettazione e spese tecniche, spese di riconversione dell'attività, bonifiche e messa in sicurezza).
Per i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione i limiti minimi di spesa sono di 30 mila euro per le piccole imprese, 150 mila per quelle medie e 300 mila per le aziende di grandi dimensioni, con un tetto di 2 milioni per ciascuna impresa. L'intensità dell'aiuto è pari al 50% per i progetti di ricerca e al 25% per i progetti di sviluppo (elevati di 20 punti percentuale per le piccole imprese e di 10 per le medie e di 15 punti se c'è una collaborazione tra almeno due soggetti) mentre per i progetti di innovazione il limite è del 15%, aumentati di 30 punti percentuale per le piccole aziende e di 20 punti per le medie.
I progetti di riconversione hanno un limite di 30 mila euro per le piccole imprese, 50 mila per le medie e 200 mila per le grandi, con un massimo di 1,5 milioni per ciascuna impresa. Per questa tipologia di progetto l'intensità dell'aiuto è del 40% (accresciuto del 10 per cento per le medie imprese e del 20% per le piccole) con un tetto di 200 mila euro concedibile a ciascuna azienda.