26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
A casa 153 persone

Linea dura della Regione contro i licenziamenti Burgo

«Sarà una partita durissima, non l'avrete facile». Con queste parole rivolte alla rappresentanza della proprietà, la presidente Serracchiani ha concluso la riunione del tavolo sulla crisi dello stabilimento di San Giovanni di Duino

TRIESTE - «Sarà una partita durissima, non l'avrete facile». Con queste parole rivolte alla rappresentanza della proprietà della Burgo, la presidente della Regione Debora Serracchiani ha concluso la riunione del tavolo sulla crisi dello stabilimento di San Giovanni di Duino del gruppo cartario, gruppo che ha annunciato il licenziamento di 153 lavoratori su 372.
«Dov'è il Piano industriale?». E’ la domanda da cui è partita Serracchiani, presente al tavolo insieme al vicepresidente Sergio Bolzonello e all'assessore al Lavoro Loredana Panariti, con la proprietà Burgo e i rappresentanti dei lavoratori. Una domanda a cui la proprietà ha risposto facendo presente che non intende far vedere al momento alcun tipo di documenti. Ma «senza un Piano industriale e solo con le notizie desunte dai giornali è impossibile capire dove state andando», ha rilevato Serracchiani.

«Abbiamo appreso dall'azienda che lo scenario non è quello di una possibile riconversione della linea due - ha osservato Bolzonello -, ma il licenziamento di 153 persone non può essere il mantra dal quale non ci si riesce a staccare e per questo noi ci batteremo con caparbietà». Nella riunione, anche in vista del tavolo nazionale sulla crisi del Gruppo Burgo che sarà convocato a Roma, le organizzazioni sindacali hanno apprezzato l'impostazione metodologica della Regione di prendere come base della vertenza una chiara informazione sulle prospettive del gruppo, mentre dal rappresentante della Burgo è giunta l'assicurazione che la chiusura della linea di produzione due non è preliminare allo smantellamento dell'intero complesso di Duino. Tesi questa alla quale i rappresentanti dei lavoratori non credono.

Burgo, che conta stabilimenti a Duino, a Villorba, nel Trevigiano, e a Verzuolo, in provincia di Cuneo, sta attraversando da tempo una crisi di notevoli proporzioni che investe in particolare il ‘patinato’ e che ha portato alla riduzione della produzione negli stabilimenti giuliano e piemontese, abbinata a un processo di rinegoziazione del debito.
«Se il problema è finanziario - ha chiarito Bolzonello -, siamo convinti di poter mettere in piedi delle strategie capaci di portare a una riconversione». La presidente Serracchiani ha rilevato che, in assenza di chiare indicazioni di strategia industriale, diventa difficile orientare anche le politiche di accompagnamento attuabili dall'Assessore al Lavoro. Serve perciò chiarezza.
«Stiamo parlando di 153 famiglie e ogni posto di lavoro per noi è importante - ha assicurato la presidente -. Occorre fare ognuno un pezzo di strada».