19 aprile 2024
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A 8 sportivi triestini i premi Panathlon 2015

I riconoscimenti del sodalizio giuliano sono stati conferiti a otto atleti che si sono distinti sia per le proprie capacità sportive sia per le doti umane e professionali dimostrate durante la carriera

TRIESTE - Amore per lo sport e grandi doti umane e professionali. Sono queste le caratteristiche che accomunano gli otto sportivi triestini a cui è stato consegnato il Premio Panathlon 2015, conferito annualmente dal Panathlon Club Trieste.
Emozionato e felice il presidente del Panathlon Trieste, Sauro Bacherotti. «Il Club ha cinquant’anni - ha spiegato - e dietro a ognuna delle targhe che sono state assegnate c’è un grande valore. Oltre agli atleti in attività premiamo anche persone che hanno una lunga carriera come tecnici e dirigenti, ma soprattutto premiamo persone che si distinguono per impegno umano e capacità professionali».
Altrettanto soddisfatto il vice presidente del Coni regionale, Francesco Cipolla, che ha sottolineato come «da anni Trieste ha la possibilità di essere rappresentata ai massimi livelli in diverse categorie sportive, dal canottaggio, alla vela, alla ginnastica artistica. È la prova che ci sono giovani di grande talento ma anche che i dirigenti delle società riescono a lavorare bene con tecnici che mettono un grande impegno e molta attenzione nell’allenamento dei nostri ragazzi».

Premiati tre giovani atleti
Partendo dai più giovani, il premio ‘sport-studio’ è stato assegnato ad Alessia Gant (classe 1999) e a Flavia Penso (classe 1996). La prima ha ottenuto quest’anno la vittoria negli 800 metri ai Campionati mondiali studenteschi di atletica leggera in Cina e frequenta con buon profitto il liceo scientifico Galilei, con indirizzo Scienze applicate. Penso si dedica invece al pattinaggio artistico a rotelle, specialità ‘solo dance’. Quest’anno, oltre al titolo provinciale e regionale, ha ottenuto il secondo posto agli Italiani e il quinto agli Europei. Altrettanto brava nello studio, si è diplomata al Liceo Scientifico Galilei per poi iscriversi a Ingegneria industriale all’Università di Trieste.
A Lorenzo Tedesco (1990) assegnato il premio ‘sport-lavoro’. Già da piccolo ha indirizzato la sua passione verso il canottaggio. Nel 2011 a Bari, al Campionato mondiale di costal rowing, ha ottenuto il secondo posto nel quattro di coppia con timoniere, vincendo nella stessa specialità nel 2013 il titolo mondiale a Helsinborg (Svezia) e nel 2014 a Salonicco. Nel complesso ha vinto 14 titoli italiani e lavora alla società Nomis, alternando con sacrificio allenamenti e lavoro. 

Riconoscimenti anche a tecnici e dirigenti
La karateka Anna Devivi (1962) ha ricevuto il premio ‘tecnico-allenatore’. Dopo un’attività da ginnasta agonista con la Società Ginnastica Triestina, da 36 anni si dedica allo studio del Karate promuovendo dal 1987 un’importante attività didattica, con numerose iniziative che la hanno portata a diventare la prima donna a ottenere la carica di docente internazionale (Fesik).
Il premio ‘dirigente’ è andato invece al velista, nonché chirurgo, Nicolò de Manzini (1956). Iscritto dal 1965 allo Yacht Club Adriatico ha partecipato a molte crociere a vela e ha regatato in Cadet, Flying Junior e Laser, ottenendo regolari piazzamenti in 10 Campionati italiani e 20 regate internazionali.

Spazio anche al decano e al ‘più simpatico’
Il premio ‘decano dello sport’ è stato assegnato a Luigi Gino Rinaudo (1938), appassionato sin dagli anni ‘50 di motociclismo. Ha pilotato moto di tutte le cilindrate e per molte scuderie e fabbriche, tra cui Binassi, Yamaha, Harley Davidson, Malanca, Morbidelli, Ducati e infine la Tomos, società con la quale ha concluso la propria carriera nel 1982 da pilota ufficiale  dell’ex Jugoslavia.
Paolo   Bergagna (1948) ha poi ritirato il premio ‘medico’. Oltre ad aver giocato a calcio da dilettante a Trieste nelle squadre del San Sergio e del Supercaffè e in Toscana nel Monte Marcello, ha praticato sin da giovane lo sci e il tennis, tesserandosi sino al 2000 con il Tennis Club Opicina e successivamente con il Tennis Club Triestino.
Infine, il premio ‘simpatia’ è andato al tennista Davide Cannone (1983), vice campione italiano di terza categoria nel 2003. Dal 2006 lavora al Tennis Club Triestino dove è vice capitano della serie A maschile e capitano della serie B femminile. Inoltre è responsabile del settore agonistico del Tennis Club Triestino.