23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
10 Febbraio

Il Giorno del Ricordo celebrato alla Foiba di Basovizza

Presente sul posto un picchetto del Piemonte Cavalleria e una rappresentanza della scuola militare Morosini di Venezia, la cerimonia inizierà alle 10 con l’ingresso dei gonfaloni, l’alzabandiera e gli onori a martiri delle foibe.

TRIESTE - Mercoledì 10 febbraio, con inizio alle 10, sul monumento nazionale della Foiba di Basovizza, a Trieste, si terrà la solenne cerimonia del Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano, con la legge 92 del 30 marzo 2004, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra.

Presente sul posto un picchetto del Piemonte Cavalleria e una rappresentanza della scuola militare Morosini di Venezia, la cerimonia inizierà con l’ingresso dei gonfaloni, l’alzabandiera e gli onori a martiri delle foibe, seguiranno la celebrazione della Santa Messa, accompagnata dal coro dell'Ana, la lettura della ‘Preghiera per gli infoibati’ e gli interventi delle autorità. Sarà proprio questo il momento centrale del programma delle celebrazioni promosso da Comune e Provincia di Trieste, Comitato per i Martiri delle Foibe e dalle diverse Associazioni e realtà legate al mondo degli esuli istriani fiumani e dalmati.
Tra le personalità politiche annunciate, la presidente di FdI-An Giorgia Meloni.

Se l’evento clou del ricorso sarà mercoledì 10, la Provincia di Trieste ha comunque messo a punto un programma molto articolato di iniziative. «Il nostro impegno - ha aggiunto - non è solo quello di ricordare, ma di valorizzare il patrimonio culturale di questi territori, con una particolare attenzione per i giovani e le scuole, attraverso iniziative e azioni che aiutino a ricordare e a crescere, per fare sì che questa giornata diventi sempre più patrimonio nazionale».
Il 19 febbraio, alle ore 12.00, nella sala del Consiglio comunale di Trieste, si terrà la cerimonia di conferimento della cittadinanza a Simone Cristicchi, autore e interprete di ‘Magazzino 26’. «Si tratta -ha detto la presidente Maria Teresa Bassa Poropat - di un percorso di riflessione e approfondimento, anche nei confronti dei giovani e delle nuove generazioni, dove la storia non va dimenticata ma vista in prospettiva futura».