18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Audizione in Consiglio comunale

«Il Burlo rimane un punto di riferimento per il materno-infantile»

A dirlo è l'assessore regionale Telesca, che ha anche aggiunto: «bisogna far comprendere che la nostra sanità ha bisogno di punti di riferimento di eccellenza. Il Burlo Garofolo lo è»

TRIESTE - «Il Burlo Garofolo è sempre stato e continuerà a essere un punto di riferimento per il materno-infantile, per Trieste e il Friuli Venezia Giulia ma non solo». Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca nell'audizione tenuta in Consiglio comunale a Trieste sulla situazione dell'Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico.
«Quando abbiamo scritto la riforma della sanità regionale – ha dichiarato l'assessore - abbiamo fatto una scelta chiara di mantenere gli Irccs e l'obiettivo è quello di potenziare il Burlo. Abbiamo iniziato a farlo nominando la nuova direzione generale con il mandato di rafforzare l'Istituto nelle sue funzioni peculiari, e a breve ci sarà la nomina, di competenza ministeriale, del direttore scientifico che consentirà di chiudere il cerchio e di andare avanti con determinazione».

«E nelle linee di gestione 2016 abbiamo previsto una serie di azioni, dal potenziamento delle linee chirurgiche alla ricerca di nuove professionalità, che mirano a un percorso di crescita nell'ambito della riorganizzazione» ha aggiunto l'esponente della giunta regionale.
Secondo Telesca «bisogna far comprendere che la nostra sanità ha bisogno di punti di riferimento di eccellenza. Il Burlo Garofolo lo è e ha il compito di essere il centro della revisione dei percorsi nel materno - infantile. Tanto che, nell'ambito del protocollo d'intesa firmato recentemente tra Regione e Università, l'Istituto rimane un soggetto autonomo in questo ambito».

Una funzione di riferimento per tutta la rete regionale, ha puntualizzato l'assessore, richiamando una «capacità di radicarsi sul territorio, portando funzioni e competenze nelle altre strutture della regione. Parliamo di un Istituto che ha grandi potenzialità da allargare a tutto il Friuli Venezia Giulia e anche fuori. Il progetto di nuova sede a Cattinara - ha aggiunto Telesca - rappresenta una grande opportunità dal punto di vista logistico e organizzativo e sarà un miglioramento. Le preoccupazioni possono essere cancellate soltanto con il coinvolgimento dei cittadini che mi sento di tranquillizzare in questo senso».

Secondo il direttore generale dell'Irccs, Gianluigi Scannapieco, «il Burlo ha una storia che rappresenta un punto di partenza in un'ottica di potenziamento». Il direttore si è soffermato sulla vicenda del trasferimento del laboratorio di analisi a Cattinara: «È una tappa di un percorso che serve a dare forza. Mi preoccuperei se venisse a mancare il ruolo di traino sul fronte della ricerca scientifica».