29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Dopo il voto a Trieste e Pordenone

Elezioni amministrative: il Pd fa mea culpa

Serracchiani e Grim riconoscono la sconfitta e il fatto che alcuni errori sono stati commessi. Pegorer chiede una riflessione, Duriavig un ripensamento dell'intero centrosinistra

TRIESTE – Sono passati pochi giorni dall’esito delle amministrative 2016, con il Pd che è uscito ridimensionato in Fvg. Dopo aver perso due città importanti, Trieste e Pordenone, gli esponenti dem regionali hanno analizzato la sconfitta, commentando un risultato, per certi versi, sorprendente.

La presidente Debora Serracchiani, che è anche vice segretario del Partito Democratico (almeno fino a venerdì, giornata in cui si riunirà la segreteria nazionale per ‘tagliare’ qualche testa), ha ammesso la batosta. «Bisogna imparare dalle sconfitte. Non basta governare con capacità e onestà, né avere buoni programmi, occorre riprendere slancio nel rinnovamento, tornare a stare più vicini ai cittadini, in ascolto e in dialogo costante. Ricominciamo dai territori, dalle città, dalle comunità».
Nel centrosinistra c’è anche chi non è andato oltre a poche parole per esprimere la delusione di un risultato elettorale negativo (il consiglire regionale Enzo Martines, su Facebook, si è limitato a un laconico ‘male’, mentre il parlamentare Paolo Coppola ha lasciato scritto ‘Che tranvata!’).

Chi chiede una «seria riflessione» è il senatore Carlo Pegorer, con l’obiettivo «di rimettere al centro della nostra azione politica la ricostruzione di un nuovo centrosinistra, radicato nei territori ed espressione delle esigenze e dei bisogni di una società in mutamento». «E’ urgente riflettere su quanto fatto sinora, recuperando un impegno comune, di squadra, ben sapendo che il centrodestra in Fvg è profondamente radicato e che non è sufficiente la visibilità mediatica per conquistare il giudizio positivo degli elettori, come i risultati di Trieste e Pordenone purtroppo dimostrano».

Per Marco Duriavig, coordinatore regionale di Sel (partito che ormai si è dissolto per confluire in Sinistra Italiana), le elezioni hanno restituito un «problema politico vero e proprio». «Le colpe vanno ricercate in quello che si è fatto e nel messaggio che si è trasmesso ai cittadini», aggiunge Duriavig, che considera controproducente l’affiancamento tra Serracchiani e Renzi.
Antonella Grim, segretaria regionale del Pd Fvg, afferma: «I ballottaggi in Fvg dimostrano che nel governo delle amministrazioni locali abbiamo commesso degli errori, in particolare non coinvolgendo sufficientemente i cittadini nelle scelte di governo in un periodo caratterizzato da scarse risorse e grandi cambiamenti»