28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Il punto sulla sanità

Boom di accessi ai pronto soccorso: la Regione corre ai ripari

Nei primi quattro mesi dell'anno +13% a Cattinara, + 9 al Maggiore. L'assessore Tedesca spiega come sta cercando di far fronte alle criticità nella dotazione di personale

TRIESTE - «Mai come in questa ultima fase si è provveduto ad un potenziamento degli organici nei settori delicati e strategici dell'emergenza urgenza». Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, rispondendo in Consiglio regionale a un'interrogazione del consigliere Andrea Ussai in merito alla carenza di organico nel pronto soccorso della città.
«Le criticità nella dotazione di personale, in particolare nei Pronto soccorso, purtroppo sono presenti da molti anni - aggiunto Telesca. - La giunta regionale, anche attraverso il coordinamento esercitato dalla Direzione centrale salute, continuerà il suo impegno per la completa applicazione della riforma approvata nel 2014».

I numeri illustrati dall'assessore ribadiscono che, per quanto concerne l'Asui di Trieste, oltre a garantire il turnover del personale medico, di pronto soccorso e del 118, si è proceduto all'inserimento di sei assistenti di sala a Cattinara, tre medici e altrettanti infermieri e un nuovo ambulatorio di pronto soccorso, sette posti letto con due medici, due infermieri e altrettanti operatori socio-sanitari in Medicina d'urgenza e altri due medici per il potenziamento delle ortopedie.
A questi interventi si aggiungono, nell'ambito dei pronto soccorso, l'attivazione e il potenziamento dei percorsi brevi, il potenziamento dei trasporti interni per accelerare le procedure di diagnostica, un'ambulanza in più a disposizione per le dimissioni e il progetto di accoglienza nelle residenza sanitarie assistenziali (Rsa) di pazienti dimissibili durante le giornate festive.

Ciononostante gli accessi al pronto soccorso a Trieste, tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2016, evidenziano una crescita complessiva dell'11,7% (2.550 accessi) con un incremento del 13,1% a Cattinara e del 9,1% all'ospedale Maggiore, dato anomalo rispetto al +1% a livello regionale (+4,2% a Udine, +0,4% a Pordenone, +7,6% a Monfalcone e -2,9% al Burlo Garofalo).
«Una serie di misure per fronteggiare l'emergenza è stata concordata in un incontro che la direzione centrale Salute ha tenuto con medici di medicina generale, ordine dei medici, medici ospedalieri, dirigenti infermieristici e operatori del 118», ha spiegato Telesca.
Tra queste misure, si è stabilito di aggiungere un'unità di trasporti dalle ore 14 alle 20 al pronto soccorso per portare i pazienti in Radiologia a Cattinara, di riorganizzare la presenza del medico radiologo nel turno pomeridiano e ampliare la fascia oraria nei fine settimana e nei festivi, di attivare azioni finalizzate a decongestionare Cattinara ottimizzando l'uso del pronto soccorso del Maggiore.