19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Rapporto statistico 2016

Il Fvg viene scelto dai turisti soprattutto per cibo e vino

I visitatori che arrivano dall'estero danno un voto pari a 8,3 su 10 alla vacanza in regione, la cucina riceve un lusinghiero 8,7. Positiva anche la valutazione al paesaggio, all'ambiente e alle città e opere d'arte, che ricevono 8,5.

TRIESTE - È l'enogastronomia la maggiore attrattiva per i turisti che decidono di visitare il Friuli Venezia Giulia. Il dato pubblicato sul Rapporto statistico 2016 della Regione parla di una percentuale vicina al 30% di visitatori stranieri che ha dichiarato di avere scelto il Friuli Venezia Giulia proprio per la sua proposta di vini e cibi.
Ed è una scelta che, stando alla soddisfazione dei turisti, non viene delusa perché se complessivamente i visitatori che arrivano dall'estero danno un voto pari a 8,3 su 10 alla vacanza in regione, la cucina riceve un lusinghiero 8,7. Positiva anche la valutazione al paesaggio, all'ambiente e alle città e opere d'arte, che ricevono 8,5.

Nel 2015 ci sono stati oltre 2,1 milioni di arrivi (+5,1%), di cui 1,1 milioni stranieri, e 7,9 milioni di pernottamenti (+4,1%) di cui 4,3 milioni dall'estero, con sabato 1 agosto giornata record negli arrivi e il giorno di Ferragosto che ha registrato il maggior numero di presenze.
Complessivamente la spesa turistica è cresciuta dello 0,5% (923 milioni totali) rispetto al 2014 con i croati che si
sono rivelati 'top spenders' con 207 euro pro capite, decisamente superiori ai 'tradizionali' austriaci (121 euro) e tedeschi (70) mentre tra i nuovi mercati si mostra piuttosto ricco quello lettone (166 euro di spesa pro capite).
Il segmento di turismo 'business' registra infatti spesa media pro-capite pari a 124 euro, mentre il segmento 'leisure' sale dai 120 euro di spesa media del 2014 ai 130 euro del 2015. Per gli stranieri che hanno visitato il Friuli Venezia Giulia per vacanza, le voci di spesa più consistenti attengono allo svago (45,6%) e allo shopping (18,9%).

L'offerta alberghiera registra una crescita sostanziale nella fascia medio-alta, con un aumento tra il 2011 e il 2015 degli hotel a tre stelle dell'8,3% (quasi duemila posti letto in più) mentre i 4-5 stelle nello stesso periodo contano 150 posti e 4 alberghi i più. Calano invece gli hotel a una o due stelle: 33 esercizi in meno e riduzione di oltre mille posti letto.