23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
26 km con un investimento di 442 milioni di euro

Opere pubbliche: firmato il contratto per il 3° lotto della Terza corsia

«Un'opera strategica - ha ricordato il Presidente della Regione, Debora Serracchiani - che non si regge sull'aumento dei pedaggi ma sul finanziamento pubblico del Governo»

TRIESTE - E' stato sottoscritto Trieste il contratto per l'avvio del terzo lotto di lavori per la terza corsia sull'autostrada A4 Venezia-Trieste, nel tratto che va dal ponte sul fiume Tagliamento, al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, e il Comune di Gonars.
Si tratta del segmento più rilevante dell'intera opera, 26 chilometri che comprendono la costruzione del ponte sul Tagliamento (1,5 km) e altri due su corsi d'acqua minori, otto cavalcavia, per un importo complessivo di 442 milioni, di cui 300 per i lavori, 100 per la stazione appaltante di cui 26 per 650 espropri.

A firmare l'atto la presidente del Fvg e Commissaria per l'emergenza dell'A4, Debora Serracchiani, il presidente e a.d. della concessionaria Autovie Venete, Maurizio Castagna, e Marco de Eccher in rappresentanza del consorzio Tiliaventum (Rizzani de Eccher e Pizzarotti) che realizzerà l'opera. I lavori partiranno a settembre, per non influire sull'esodo estivo, e la conclusione è prevista in 1.400 giorni circa.

«E' un momento estremamente importante per l'amministrazione regionale, per il territorio e per il nostro Paese grazie ad un'opera strategica che tale è diventata nella considerazione del Governo». Così la presidente del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani ha definito la firma. «Con la revisione del piano economico-finanziario sulla terza corsia e con il duro lavoro che è stato fatto - ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia - siamo riusciti a risparmiare 500 milioni di euro, sfrondando dall'opera ciò che non era necessario. La terza corsia - ha rilevato ancora la presidente della Regione - non si regge sull'aumento dei pedaggi ma sul finanziamento pubblico del Governo, sull'intervento di Cassa depositi e prestiti e sulla bancabilità dell'opera». I pedaggi, che nella previsione iniziale sarebbero dovuti raddoppiare, non potranno lievitare, infatti, più dell'1,5%.