18 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Ancora possibili contagi

Tbc: la pediatra era presente a un matrimonio con 300 persone, tutti da testare

Il direttore dell’Aouits: “Rischio quasi nullo”. Ancora irreperibili 200 bambini sui 3400 calcolati all’inizio

TRIESTE – Ancora trecento, tra adulti e bambini, da testare contro la tubercolosi. Questo il numero di persone  presenti al matrimonio del 9 settembre, tra cui la pediatra contagiata dal micobatterio. Sposi, addetti al catering e tutti gli ospiti sono infatti potenzialmente contagiati e il protocollo antitubercolare prevede il test per tutti. La procedura sarà la medesima: puntura sottocutanea e un’attesa di 75 ore. Rimangono quindi attivi gli ambulatori, e l’Azienda sanitaria si sta premurando di avvisare tutti i partecipanti all’evento.

La situazione, in breve
Tre giorni fa il bollettino prevedeva un campione di 3400 bambini da testare contro il morbo perché entrati in contatto con la pediatra malata. Tra questi sono state riscontrate cinque positività, di cui solo due con lievi evidenze cliniche, tutti in via di guarigione e sotto controllo farmacologico, quindi non contagiosi. Ancora 200 persone (oltre a quelle presenti al matrimonio) mancano all’appello e non sono state testate perché non reperibili, si attendono gli sviluppi nei prossimi giorni.

Il direttore dell’Azienda sanitaria
Nicola delli Quadri, direttore generale dell’Aouits, dichiara al quotidiano ‘Il Piccolo’ che i rischi sono infinitesimali. Se finora sono stati controllati i bambini e non le mamme è perché la più esposta al rischio è la fascia da zero a sei anni, mentre gli adulti hanno difese immunitarie molto più sviluppate. Il contesto del banchetto nuziale prevede assunzione di cibi e bevande in un luogo affollato e non asettico quanto un ospedale, per questo si vuole monitorare la situazione in maniera più stretta. Tuttavia delli Quadri si dichiara fiducioso nei confronti della risposta immunitaria degli adulti, ed è sicuro che i test saranno tutti negativi.