16 aprile 2024
Aggiornato 07:30
L'intesa

Rafforzata la collaborazione scientifica tra Fvg e Baviera

Formato un protocollo d'intesa tra Ceric-Eric e Share-Eric. Si tratta di due Consorzi europei di infrastrutture di ricerca (Eric), con sede nel capoluogo giuliano e a Monaco.

TRIESTE - Rafforza la collaborazione scientifica e consolida i rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Baviera il protocollo d'intesa, siglato a Trieste, tra CERIC-ERIC e SHARE-ERIC. Si tratta di due Consorzi europei di infrastrutture di ricerca (ERIC), con sede nel capoluogo giuliano e a Monaco.
«L'evento di oggi - ha dichiarato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani - rappresenta un rilevante risultato dell'accordo bilaterale firmato il 4 maggio scorso da me e dal ministro presidente della Baviera, Horst Seehofer, per rafforzare la cooperazione dei nostri territori nel campo dei trasporti, della connettività, dell'economia, della formazione, dell'agricoltura e della ricerca e innovazione».

A margine della firma il direttore esecutivo di CERIC, Jana Kolar, e il vice-direttore di SHARE, Guglielmo Weber, hanno spiegato che i due consorzi europei mirano a coniugare le proprie competenze nella gestione degli ERIC e delle infrastrutture di ricerca in genere. Il protocollo, inoltre, punta a favorire una maggiore sinergia tra i fondi di finanziamento disponibili.
«L'accordo - ha aggiunto Kolar - è un'azione concreta di collegamento tra infrastrutture di ricerca, e quindi tra comunità scientifiche e industriali. Esso costituisce una base solida per rafforzare le relazioni tra regioni nei campi della ricerca e
dell'innovazione ed è anche un ulteriore passo verso un miglioramento delle politiche regionali e comunitarie legate agli ERIC, attraverso lo scambio di personale e di buone pratiche»
.
«Un giorno speciale, in cui la scienza dei materiali incontra le scienze umane», è stato invece il commento di Weber a conclusione della cerimonia, durante la quale sono intervenuti anche il presidente e ad di Elettra Sincrotrone Trieste, Alfonso Franciosi, il direttore dell'ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures), Giorgio Rossi, e Harry Tuinder, in rappresentanza della direzione generale Ricerca e Innovazione della Commissione europea.

Dopo la firma si è tenuta una tavola rotonda sul ruolo delle infrastrutture di ricerca nell'affrontare le maggiori sfide sociali, con al centro l'attuale politica per l'invecchiamento attivo, tematica di cui si occupano in particolar modo sia SHARE che la Regione Friuli Venezia Giulia. Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri, diversi rappresentanti dell'amministrazione regionale, nonché esponenti del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e delegati di istituti di ricerca nazionali ed europei.