29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La diatriba delle festività

Natale 2016: 100 mila euro per luci e abeti in piazza

Il sindaco prevede spese pazze in piena crisi per illuminare la città durante le feste. Cosolini spendeva metà del budget, scelta rivelatasi molto meno popolare

TRIESTE - Con larghissimo anticipo, ancor prima di Ognissanti, dei morti e del patrono, la giunta di Piazza inizia a lavorare per le decorazioni natalizie. Le luminarie sono già predisposte in piazza Cavana, e sono previste in tutta l’area che abbraccia piazza Unità, piazza della Borsa e piazza Verdi. In programma due  filari di sontuosi abeti lungo tutta la piazza grande, a richiamare i fasti del Natale di dieci anni fa, quando ancora non si parlava di crisi economica e Dipiazza era ai suoi primi mandati.
Totale della spesa: 100 mila Euro. Lo dichiara l’assessore alle crociere Maurizio Bucci, incaricato all’allestimento degli addobbi del 2016.

Le feste sotto l’amministrazione Cosolini
Dipiazza ha sempre rimproverato a Cosolini l’austerità natalizia, ricordando l’unico albero in piazza, donato dalle località sciistiche della Carnia. Nel 2014, infatti, la spesa della giunta precedente prevedeva intorno ai 50 mila euro (la metà del budget Dipiazza), di cui gran parte coperta dagli sponsor e in buona misura dedicata ai giochi di luce tridimensionali sulla facciata del municipio.
Negli anni precedenti, invece, si era molto discusso sulle dimensioni degli alberi (quello del 2011 era stato definito da Paolo Rovis ‘L’albero di Chernobyl’), per due volte sostituiti dall’ex sindaco in seguito a ferocissime polemiche.

Elettricità nell’aria
Il primo cittadino si dichiara quindi fiero di riportare in città un Natale da 100 mila Euro, come quello del 2005, in cui le foto di Piazza Unità scintillante spopolavano nel web accanto a quelle di New York. All’opposizione, allora, c’erano i Ds, che avevano criticato aspramente  il sindaco al suo primo mandato. L’accusa era quella di aver ricevuto da Acegas 100 mila Euro per la vendita di alcune azioni, salvo poi restituirli all’azienda per l’illuminazione  natalizia.
Un dibattito, quello tra opulenza e austerità sotto le feste, che quest’anno inizia molto prima del dovuto e si preannuncia caldo, nonostante la stagione in arrivo.