20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Il nostro sostegno ai terremotati

Da Trieste e da tutta la regione partono gli aiuti per il Centro Italia

Vigili del fuoco, protezione civile, unità cinofile. Il contributo del Friuli Venezia Giulia per il terremoto più potente degli ultimi trent’anni

TRIESTE - Da Trieste partono i Vigili del Fuoco verso il Centro Italia, dove si è registrato ieri, alle 7.41, una scossa sismica di magnitudo 6.5, più potente del terremoto verificatosi in Friuli nel 1976 con magnitudo 6.4. La colonna mobile è partita da Trieste la mattina del 30 ottobre ed è composta da quattro automezzi e nove persone. La permanenza prevista è di cinque o sei giorni.
 

Le forze della Regione in soccorso dei terremotati
Sono in tutto 20 i vigili del fuoco della regione inviati sul posto, quelli di Trieste si uniscono ai 12 di Pordenone, inviati ad Amatrice sabato sera, più un elicottero della protezione civile regionale, più un’unità del Soccorso alpino regionale e due squadre cinofile. Allertata, ma non partita, la Croce rossa di Palmanova, in quanto non ci sono state vittime o feriti gravissimi.

Sfollati e feriti
Decine di migliaia gli sfollati, almeno 25mila nelle Marche. Circa venti feriti di cui una donna in gravi condizioni dopo essersi lanciata dalla finestra della sua abitazione nel tentativo di mettersi in salvo. Dalla scossa delle 7.40 e fino alle 16 si sono verificate una serie di perturbazioni, circa 200, molte di magnitudo elevata, da 4 a 5. Si tratta della scossa più violenta mai verificatasi in Italia dal 1980, quando in Irpinia si verificò un terremoto di magnitudo 6.9 e quasi tremila vittime.