20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Trieste Science+fiction festival 2016

“Embers” di Claire Carré vince il premio Asteroide al festival della fantascienza

I premi Méliès d'argento vanno a “Sum of histories” di Lukas Bossuyt e a “Getting fat in a healthy way” di Kevork Aslanyan. Nocturno nuove visioni award a “I am not a serial killer” di Billy o’Brien

TRIESTE - E’ il film Embers di Claire Carré, il vincitore del Premio asteroide (assegnato al Miglior Lungometraggio di Fantascienza in Concorso). «Un film che pone, pur non volendo fornire risposte ad ogni costo, domande su chisiamo come individui, famiglia, amici e amanti. Su come un solo istante possa bastare a farci comprendere il nostro essere umani». Definito uno dei più memorabili film di fantascienza indipendenti degli ultimi dieci anni, in cui i sopravvissuti a un'epidemia globale cercano di dare un senso alla loro vita, in un mondo affetto dalla perdita della memoria.

Il Meliès d’argento
Per quanto riguarda l’assegnazione del Méliès d’argento al miglior lungometraggio fantastico europeo, va a  ‘Sum of histories’ di Lukas Bossuyt, «Un intreccio tra le vite dei protagonisti e il tema fantascientifico dell’alterazione della linea temporale, introducendo un’intrigante rilettura delle ultime scoperte nell’ambito della fisica quantistica.» 
Nella sezione European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi fantastici europei, il pubblico ha assegnato il Méliès d'argento al miglior cortometraggio fantastico europeo al film breve bulgaro ‘Getting fat in a healthy way’ di Kevork Aslanyan.

Nocturno nuove visioni
‘I am not a serial killer’ dell’irlandese Billy O’Brien si aggiudica il ‘Nocturno nuove visioni award’, riconoscimento assegnato dalla redazione di Nocturno, la rivista più quotata in Italia per gli appassionati del cinema di genere. «Per l’insolita combinazione di humour nero, horror e romanzo di formazione, e per la capacità di far convivere i Mostri della porta accanto con i nostri Mostri interiori».

Altri premi
Il neonato Premio della critica web per la migliore opera prima, in collaborazione con le testate BadTaste, Cineblog, CineClandestino, CineLapsus, Long Take, Quinlan e Sentieri Selvaggi, è stato assegnato a ‘Under the shadow’  di Babak Anvari, pellicola anglo-americana candidata agli Oscar 2017 come Miglior Film Straniero per la Gran Bretagna.
Gli spettatori di questa edizione hanno invece votato a maggioranza Moonwalkers del regista francese Antoine Bardau-Jacquet, che si è aggiudicato il Premio del pubblico 2016.
Quanto al Premio cinelab, assegnato in collaborazione con il DAMS - Discipline delle arti della musica e dello spettacolo, Corso di studi interateneo Università degli Studi di Udine e Università di Trieste, ad aggiudicarselo è stato il cortometraggio della sezione Spazio Italia ‘Djinn tonic’ di Domenico Guidetti. Nota di Merito  al lungometraggio ‘Monolith’, di Ivan Silvestrini, «per la grande capacità di dimostrare l’alto livello che può raggiungere una produzione italiana».

Edizione record
Si è conclusa così questa edizione di Trieste Science+Fiction Festival – Festival Internazionale della Fantascienza di Trieste. Ma la manifestazione si sta già preparando per la sua prossima missione. 
«E’ stata un’edizione di grande successo» – ha dichiarato il Direttore della kermesse, Daniele Terzoli. «Registriamo un record di presenze con un netto aumento del numero degli spettatori, grazie a un programma ricco di ospiti internazionali e anteprime prestigiose che rappresentano l’espressione più alta del fantastico contemporaneo».