20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Lavoro

Due mesi aggiuntivi di ammortizzatori in deroga per le aree di crisi

Questo in sintesi il contenuto dell'accordo sottoscritto, a Trieste, dall'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, e le parti sociali in sede di Tavolo di Concertazione

TRIESTE - Due mesi aggiuntivi di ammortizzatori in deroga da erogare nelle aree di crisi del Friuli Venezia Giulia
ai lavoratori disoccupati e a quelli non più aiutati dagli ammortizzatori sociali. Questo in sintesi il contenuto dell'accordo sottoscritto, a Trieste, dall'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, e le parti sociali in sede di Tavolo di Concertazione. Nel dettaglio, l'accordo riguarda due distinti strumenti: il trattamento di mobilità in deroga e la cassa integrazione guadagni in deroga.

Nel primo caso i fruitori sono lavoratori licenziati che abbiano esaurito entro il 30 dicembre 2016 la percezione degli ordinari trattamenti di disoccupazione e che al contempo debbono risultare iscritti a percorsi di politica attiva del lavoro finalizzati alla ricollocazione nell'area di crisi industriale complessa di Trieste, o in una delle sette situazioni regionali di grave difficoltà occupazionale: due circoscritte geograficamente (il sanvitese e i territori montani del pordenonese e dell'udinese), quattro riconducibili ad altrettanti settori produttivi (manifatturiero, pesca marina, edilizia e autotrasporto) e una mista, che riguarda le situazioni di crisi del commercio di Gorizia e Trieste. Le domande per questa misura dovranno essere inviate entro il 28 febbraio del 2017.

In riferimento alla cassa integrazione guadagni in deroga, oltre ad essere rivolta ai lavoratori delle aree di crisi e di difficoltà occupazionale che hanno esaurito i tre mesi ordinari di ammortizzatore sociale, essa prevede la continuità dell'integrazione salariale in deroga a favore anche del personale attualmente in forza al Consorzio della zona dell'Aussa Corno.
Da parte sua, Panariti ha sottolineato l'importanza di questo provvedimento che consentirà a chi si trova privo di occupazione di poter frequentare dei cicli formativi supportati da un aiuto di natura economica.
«Nel caso della mobilità in deroga - ha spiegato l'assessore - viene realizzato un virtuoso utilizzo congiunto delle politiche attive della formazione e di quelle passive dell'ammortizzatore sociale».