19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
L'intervento

Serracchiani: "Il Fvg ha usato bene la sua autonomia legislativa"

Lo ha affermato la presidente della Regione alla luce della decisione della Consulta sulla riforma Madia. La presidente ha sottolineato che "il Friuli Venezia Giulia non è toccato dalla pronuncia della Consulta". Soddisfatto anche l'assessore Panontin

TRIESTE - «La decisione del Giudice delle leggi sulla 124/2015, meglio nota come legge Madia, non ha inciso minimamente sull'impianto normativo sostanziale della riforma della dirigenza adottata a livello nazionale, limitandosi a dichiarare illegittimo il provvedimento laddove rende debole il ruolo delle Regioni ordinarie nel procedimento decisionale, prevedendo un mero parere delle regioni stesse, anziché un'intesa».
Lo afferma l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin, chiarendo «che stiamo parlando di Regioni ordinarie perché le speciali hanno un diverso trattamento».

«Per paradosso - prosegue Panontin - questa decisione rappresenta la cartina di tornasole della bontà della nostra scelta di riformare il comparto unico del pubblico impiego regionale, compreso il ruolo della dirigenza, nel quadro dei principi ispiratori della riforma nazionale ma declinando tali principi su base regionale in maniera autonoma ed indipendente».
«La Corte infatti ha evidenziato una lesione, meramente procedimentale, dell'autonomia di una Regione ordinaria. Noi ci siamo mossi appunto in autonomia, esercitando appieno la nostra specialità e le nostre competenze e siamo perfettamente in linea con i principi di diritto sanciti dalla Corte Costituzionale - commenta Panontin -. Ritengo che i correttivi che il Governo dovrà apportare alla legge per rientrare nella legittimità costituzionale consentiranno di mettere in sicurezza la riforma e confermeranno la bontà della nostra scelta di autonomia, che oggi ci colloca decisamente all'avanguardia».

«Il Friuli Venezia Giulia ha usato bene la sua autonomia legislativa nell'ambito della Pubblica amministrazione».
Lo ha affermato la presidente della Regione alla luce della decisione della Consulta sulla riforma Madia.
La presidente ha sottolineato che «il Friuli Venezia Giulia non è toccato dalla pronuncia della Consulta, proprio in virtù della nostra specialità, che anche in questa circostanza si dimostra uno strumento importantissimo. Abbiamo fatto una riforma di cui - ha aggiunto Serracchiani - c'era una oggettiva necessità dopo quasi un ventennio dalla nascita del comparto. E l'abbiamo fatta allargando il più possibile la condivisione e avendo come obiettivo prioritario la qualità è l'efficienza dei servizi ai cittadini, servizi che - ha concluso Serracchiani - devono essere resi da un personale sempre più qualificato e motivato».