19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Giallo a Trieste

La governante ruba 100 mila euro, dei Picasso e un cimelio nazista

In una lussuosa villa nei pressi dell’Università, la dipendente ha inscenato un’effrazione e nascosto la refurtiva in un magazzino. I proprietari: “Era una di famiglia”

TRIESTE - La governante inscena il furto nella casa in cui lavora, poi nasconde la refurtiva in un magazzino in affitto. Non è la trama di un giallo ma una vicenda appena chiarita dalla polizia, dopo un mese di indagini. I.C., di 50 anni, di Livorno, ha trafugato dei quadri di valore (tra cui alcuni Picasso), gioielli e preziosi vari, oltre a una daga da parata appartenuta al comandante delle SS in persona, il geerale nazista Heinrich Himmler. Oltre a tutto questo, 100 mila Euro in contanti e due pistole. Il luogo del delitto è in salita Monte Valerio, vicino all’università, residenza estiva del manager di una società finanziaria e di sua moglie, una psicologa.

Un dettaglio fuori posto
La governante aveva orchestrato tutto nei dettagli: i tre sistemi d’allarme spenti per paura che la Bora li facesse scattare, la casa a soqquadro per simulare un’effrazione e un dettaglio fuori posto: nessuna forzatura a porte o finestre. Per questo gli agenti della Squadra mobile hanno iniziato a indagare, e in un mese sono arrivati alla verità, dopo assidui pedinamenti. Al momento l’ex governante, che è stata definita dai datori di lavoro «una di famiglia», è sotto denuncia.