19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Uccisi nel 1941

Resistenza: Torrenti, ricordo martiri deve esaltare convivenza

Ricordato il sacrificio dei 5 partigiani di lingua slovena. "La convivenza tra sloveni ed italiani è finalmente una realtà all'insegna di rispetto e collaborazione", ha evidenziato Torrenti

TRIESTE - «Dobbiamo sempre onorare i caduti per la libertà ed era importante farlo ricordando i martiri di Opicina in occasione del 75. anniversario della fuciliazione di Pinko Tomasic, Viktor Bobek, Ivan Ivancic, Simon Kos e Ivan Vadnal avvenuta il 15 dicembre 1941 su sentenze del Tribunale speciale».
A margine della cerimonia odierna alla quale ha preso parte, l'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, si è soffermato soprattutto sull'intesa trasversale a livello istituzionale, a lungo auspicata e finalmente concretizzatasi, per riqualificare l'area dove, nei pressi del poligono di tiro di Opicina, è posizionata la lapide dedicata ai cinque partigiani di lingua slovena.

«La convivenza tra sloveni ed italiani è finalmente una realtà all'insegna di rispetto e collaborazione - ha evidenziato Torrenti - ma ci sono voluti molti anni per sanare le ferite del passato»«Adesso Trieste è una città sempre più internazionale e multiculturale - ha concluso l'assessore - che dalle diversità trae la forza per proiettarsi in Europa con l'immagine di una capitale della convivenza».