20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Immigrazione: clima sempre più teso

Protesta contro i richiedenti asilo: le istituzioni si dividono

Alla base della protesta, una tentata aggressione di tre richiedenti a una ragazza triestina. Il vescovo: “No alla violenza e alla discriminazione” Roberti: “La gente non ce la fa più, siamo con i manifestanti”

TRIESTE - Ha avuto luogo lunedì 12, in via dell’Istria davanti alla mensa della Caritas, una manifestazione contro i richiedenti asilo organizzata da ‘Stop prima Trieste’ e coordinata da Marco Prelz. L’evento è stato scatenato da un’aggressione subita da una ragazza di 18 anni nei pressi della mensa: sembrerebbe che tre individui, di nazionalità probabilmente afghana, abbiano afferrato la giovane per i polsi tentando di immobilizzarla, ma questa è riuscita comunque a liberarsi e raggiungere casa. Dalle autorità non è ancora arrivata conferma della denuncia esposta, tuttavia la manifestazione è stata organizzata in tempi record e ha assunto toni molto violenti, fino a richiedere l’intervento della Polizia. I manifestanti hanno infatti oltrepassato i limiti della zona a loro assegnata, e lo stesso Prelz (in quanto organizzatore) ha rischiato di finire in questura finché non è riuscito a calmare gli animi e arginare quella che si sarebbe verosimilmente trasformata in una violenta sommossa.

La Curia e il vicesindaco
Numerosissimi i commenti e le prese di posizione, contro e a favore della manifestazione. Il vescovo Giampaolo Crepaldi, in particolare, si schiera contro qualunque forma di violenza fisica e verbale e richiama agli insegnamenti di Cristo sull’uguaglianza della specie umana, contro un clima di odio razziale innescato da un caso isolato dai dettagli ancora fumosi.
Il vicesindaco Roberti invece interpreta la violenza come lo stato di esasperazione dei cittadini, che «fa capire quanto pesante sia il clima, che solo in un modo si può rasserenare: diminuendo drasticamente la presenza di clandestini pseudorichiedenti asilo a Trieste». Incoraggia quindi altre manifestazioni specificando, sulla sua bacheca facebook, che «ci saranno ancora più persone e chi fino a oggi ha cercato di risolvere il problema in modo istituzionale sarà li con loro».

La Polizia e la casa delle culture
Il segretario provinciale dell’Ugl polizia, Alessio Edoardo, rimarca il ruolo imparziale delle forze di Polizia, che hanno il compito di sedare le aggressioni e la violenza in maniera indiscriminata. Giudica perciò ingiusto privilegiare alcune categorie piuttosto che altre, e definisce legittimo l’intervento dei suoi agenti per sedare quello che rischiava di tramutarsi in un episodio sanguinoso.
Questa, infine, la descrizione della manifestazione fornita dalla ‘Casa delle Culture: «Un presidio fascista e razzista, evidente la netta presenza maschile armata di bastoni e dello stesso striscione presente ad Aquilinia».