19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Dal 21 dicembre

Da Trieste alla Luna in stereo3d, la fotografia stereoscopica a palazzo Gopcevich

Vedere il mondo e restargli nascosto: la mostra della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte allestita a Palazzo Gopcevich, Sala Selva, dal 22 dicembre al 19 febbraio 2017

TRIESTE - Da Trieste alla Luna in stereo3D: Vedere il mondo e restargli nascosto è il titolo della mostra che è stata presentata il 21 dicembre in conferenza stampa dall'assessore alla Cultura Giorgio Rossi  a Palazzo Gopcevich, nella Sala A.Selva, ideata e realizzata dai Civici Musei di Storia ed Arte, a cura di Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e delle Biblioteche dei Civici Musei. Erano presenti anche il direttore dei Civici Musei Nicola Bressi e il Conservatore del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl.
Lo staff del Comune di Trieste che ha collaborato all'allestimento: Alessandra Relli, Marino Jerman, Cristina Klarer, Gabriella Gelovizza, Francesca D'Elauteris, Mary Bologna, Olga Ivanovic, Boris Juretic, nonché i volontari dell'Associazione Cittaviva.

Spazi interattivi
La mostra, che prevede anche uno spazio interattivo dove sarà possibile provare le emozioni della visione stereoscopica, sarà inaugurata mercoledì 21 dicembre, alle 17.30, e rimarrà aperta fino al 19 febbraio 2017, con i seguenti orari: martedì-domenica 10/19, lunedì chiuso.
«E' una mostra eccezionale perchè rappresenta non solo un'assoluta novità del materiale esposto, parte del prezioso patrimonio a disposizione dei civici musei, ma che mette in luce anche la professionalità dei dipendenti comunali che hanno lavorato a mezzi ridotti con  grande impegno e dedizione» ha affermato l'assessore Rossi».

Le fotografie stereoscopiche
L'esposizione dedicata al Fondo delle fotografie stereoscopiche, conservato presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, offre per la prima volta al pubblico una selezione dei positivi su carta e diapositive su vetro realizzate tra il 1850 e il 1930. Dal 1951 vengono proposte all'Esposizione internazionale di Londra e affascinano la Regina Vittoria, diventando così popolari da contribuire significativamente alla diffusione della fotografia, soprattutto di soggetti turistici. Le vedute delle destinazioni turistiche consentono di effettuare i primi viaggi ‘virtuali’ intorno al mondo: di ri-conoscere i luoghi senza conoscerli, come gli audiovisivi novecenteschi.

La collezione
Il fondo è composto di 728 beni fotografici descritti, digitalizzati e resi accessibili al pubblico nel Catalogo integrato dei beni culturali, all'indirizzo: http://biblioteche.comune.trieste.it.. La raccolta triestina propone i luoghi simbolo dell'immaginario turistico: Trieste, le città italiane del Grand Tour, d'Europa, dell'Egitto e dell'esotico Oriente, e persino della Luna.
Le immagini proposte sono principalmente in bianco e nero, talvolta colorate a mano, provenienti in gran parte da atelier fotografici attivi in città.
Una selezione di lastre di Arturo Benussi (1866-1938), gentilmente concesse dalla famiglia, arricchisce l'allestimento estrapolato dal patrimonio comunale. Il fotografo amatoriale triestino di grande talento produce alcune immagini stereoscopiche perlopiù colorate: tratto caratteristico delle stereoscopiche borghesi dei primi del '900, che raccontano Trieste, il Friuli, Venezia, la Dalmazia e la Bosnia.