23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Città turistica grazie a chi?

Lauri su Dipiazza: “Se a Trieste il turismo cresce, non è merito suo”

Duri attacchi dal consigliere regionale di Sel: “Se gli alberghi sono esauriti a Capodanno è per il lavoro della Regione e dell’amministrazione precedente. Sindaco e Giunta hanno le idee confuse su tutto”

TRIESTE - Da tempo il sindaco Dipiazza manifesta il suo compiacimento per il turismo in crescita e il sold-out delle strutture ricettive nella notte di Capodanno. A tal proposito giungono, senza mezzi termini, i commenti del consigliere regionale di Sinistra ecologia libertà per il Friuli Venezia Giulia, Giulio Lauri: «n effetti sono alcuni anni che il turismo in città è esploso e il merito va innanzitutto agli operatori che hanno cominciato ad investire in un nuovo settore come strumento con cui uscire dalla crisi riconvertendo così un pezzo di economia della città. Ma una parte importante – precisa il consigliere - l'hanno giocata la Regione e Comune, che con l'amministrazione precedente hanno sviluppato un'ottima sinergia e buone prassi che sarebbe un peccato gettare alle ortiche, perché si è sostanziata in investimenti in eventi e collegamenti destinati alla città che ora cominciano a dare pienamente i loro frutti».

‘Gonfiare il petto per il lavoro fatto da altri’
Il sindaco viene dunque accusato di accollarsi meriti non suoi, e viene inoltre esortato, provocatoriamente, a non vanificare tutto il lavoro fatto in questi ultimi anni: «Non si chiede a Dipiazza di dire grazie per la situazione che ha trovato dopo cinque anni di amministrazione altrui: se vuole proprio gonfiare il petto per il lavoro fatto da altri, si accomodi. Però gli si chiede almeno di programmare la stabilizzazione del turismo a Trieste nei prossimi anni, per evitare che il fenomeno sia passeggero, e di dire cosa pensa di attuare durante la sua amministrazione».

Piani poco chiari
Un mese fa è stato illustrato in Consiglio comunale il Piano per il turismo da parte dell’assessore Bucci che definisce (per il momento a grandi linee, essendo una bozza preliminare) le linee guida che ispireranno la promozione turistica del territorio nei prossimi anni. Il piano prevede un occhio di riguardo verso le realtà museali e una particolare attenzione al turismo marittimo (crociere e megayacht), tuttavia per Lauri non ci sono ancora risposte soddisfacenti: «È importante capire come la nuova giunta intenda organizzare i percorsi culturali esistenti come quelli letterari e quelli architettonici, e di come intenda organizzare i nuovi contenitori culturali. Da quel Museo della città che Trieste finalmente meriterebbe e che era allo studio della precedente amministrazione, a anche quello della Trieste del mare e della navigazione e a quello della Trieste della scienza e del suo immaginario».

Il Porto Vecchio
Non mancano nemmeno i consueti attacchi riguardanti il Porto Vecchio, intorno al quale aleggiano ancora indecisione e idee poco chiare. Proprio il 21 dicembre, in occasione della legge di stabilità, la Regione ha negato lo stanziamento dei fondi per quello che è stato definito un progetto inesistente. Così commenta Lauri: «Nelle dichiarazioni di Sindaco e Assessori in questi primi sei mesi di nuova amministrazione le loro collocazioni oscillano in continuazione da una parte all'altra della città, ruotando attorno ad gigantesco buco nero, quello del Porto Vecchio su cui, fra pescherie e contenitori museali, ancora si stenta a vedere una qualsivoglia strategia organica di sviluppo per il futuro».