20 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Il feedback dei Dem

Pd: “Fallimento dell’amministrazione Dipiazza: non ha un’idea di sviluppo per la città”

I consiglieri democratici definiscono la politica della Giunta in carica inconsistente, ideologica e irrispettosa di cittadini e opposizione. Criticati tutti gli ambiti d’azione, accento su Ferriera e Porto Vecchio

TRIESTE  - I consiglieri del Pd, in una conferenza stampa il 4 gennaio, hanno dato un giudizio lapidario sull’operato della Giunta Dipiazza nei suoi primi sei mesi: »hanno lavorato poco e male: molti annunci e ordinanze ideologiche, zero progetti di sviluppo per Trieste, svilendo continuamente il ruolo del Consiglio comunale e delle opposizioni. Per il 2017 auspichiamo più serietà, concretezza e disponibilità alla collaborazione per il bene della città».

Martini e Barbo
Così la capogruppo Fabiana Martini, che ha aperto l’incontro: «siamo disponibili a collaborare con il sindaco Dipiazza e la sua giunta se verremo messi davanti a un’idea di sviluppo per Trieste, che fino ad oggi è completamente mancata».
«La giunta sembra impegnata a fare opposizione alla Regione più che a governare la città – ha attaccato il vicecapogruppo Giovanni Barbo - Di risultati ne abbiamo visti pochi, e va ricordato che il sold out nelle strutture ricettive in questo periodo di feste è il terzo consecutivo, ed è frutto di un importante lavoro svolto in questo settore negli ultimi anni».

Porto vecchio e ferriera
Antonella Grim, segretaria regionale del partito, ha ancora una volta insistito su  Ferriera e Porto Vecchio: «Dipiazza, invece di fantasticare su improbabili ricollocamenti dei lavoratori, inauguri finalmente una stagione di confronto serio e proficuo con la proprietà della Ferriera, con i sindacati, con i cittadini. E’ inoltre necessario ritrovare serietà anche nell’utilizzo dei 50 milioni di euro stanziati dal Governo per Porto Vecchio, che è l’unico vero luogo di sviluppo per Trieste nel medio e lungo periodo, e sul quale in sei mesi non è stato fatto nulla».

L’ideologia
Laura Famulari ha invece spiegato che «su molti temi delicati la giunta si è mossa facendosi guidare esclusivamente dall’ideologia, come sulle unioni civili, sui provvedimenti contro l’accattonaggio, sulla commemorazione della promulgazione delle leggi razziali, sul ‘Gioco del rispetto’: hanno fatto fare a Trieste svariate figuracce, varando provvedimenti ideologici e spesso privi di fondamento giuridico. Quando si parla di diritti e di sociale, invece, è indispensabile essere seri e rendersi conto che è anche l’incapacità di mettere in campo politiche di inclusione e coesione sociale adeguate ad alimentare paura e fragilità».


La comunità slovena
I consiglieri Valentina Repini e Igor Svab aggungono una nota di merito all’operato di Dipiazza sul tema della cultura: «C’è stato un dialogo costruttivo», anche se poi hanno lamentato una comunicazione «non sempre fluida» con l’assessore Brandi riguardo alle scuole. Repini ha annunciato la volontà di chiedere l’ampliamento dell’offerta e l’introduzione dell’insegnamento in lingua slovena nel nido e nella scuola dell’infanzia di Prosecco.
Presente anche la segretaria del Pd di Trieste, Adele Pino, che ha sottolineato «l’atteggiamento negativo» del Comune di Trieste in tema di Uti, che «sta danneggiando anche gli altri territori e che rischia di creare seri problemi al lavoro di questi enti».