28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
L'incontro

Trasporti: Serracchiani incontra InRail, progetti per Udine e Porto Ts

In Friuli c'è l'idea di acquisire le officine di via Buttrio per la riparazione dei locomotori. Per quanto riguarda il capoluogo giuliano, l'azienda è pronta ad aumentare il traffico con la città

TRIESTE - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha ricevuto nel palazzo della Regione a Trieste, il presidente e il direttore commerciale di InRail, Guido Porta e Lucio Gentile, i quali hanno illustrato i progetti futuri dell'Azienda attiva nel trasporto merci su rotaia.
In particolare, gli imprenditori hanno presentato alla presidente la trattativa avviata con FerServizi per l'acquisizione delle officine di via Buttrio a Udine. L'area, attualmente dismessa, verrebbe riqualificata da InRail e utilizzata per provvedere alla manutenzione e alle eventuali riparazioni dei locomotori, con una previsione di nuovi inserimenti di personale ad alta specializzazione fino ad una ventina di addetti nell'arco di tre anni.

A questo proposito Serracchiani ha auspicato che il buon esito della trattativa possa - oltre che ai benefici occupazionali - dare vigore a una zona del capoluogo friulano piuttosto abbandonata.
Durante l'incontro, inoltre, ampio spazio è stato dedicato al Porto di Trieste, il cui rilancio creerà secondo Serracchiani ingenti opportunità per il settore dei trasporti. Porta e Gentile hanno quindi reso noto che proprio da lunedì InRail avvierà i primi traffici con lo scalo triestino, un primo punto di partenza che anche l'impresa ferroviaria con sede legale a Genova e una sede operativa a Udine giudica importante rispetto alle grandi
prospettive che si annunciano per il porto giuliano. A questo proposito InRail ha già avviato dei contatti con
potenziali clienti esteri, interessati a usufruire dell'infrastruttura ferroviaria del Friuli Venezia Giulia che funge da collegamento tra l'Adriatico e diversi Paesi europei. InRail stessa, è stato detto, sta incrementando i traffici, provvedendo tra l'altro al trasporto di cerali dall'Est Europa attraverso Tarvisio e Villa Opicina, nonché al traffico intermodale tra Piacenza, la Polonia e la Romania sempre attraverso le due stazioni regionali al confine con Austria e Slovenia per un totale di circa 120 treni settimanali.

Serracchiani, anche a fronte della possibilità che nel Porto di Trieste la domanda sia maggiore rispetto all'offerta, ha dunque augurato all'Azienda di proseguire nel percorso di crescita avviato dal 2009 e culminato l'anno scorso con un fatturato di 27 milioni e un organico di 100 persone. Le opportunità per gli operatori ferroviari, ha poi aggiunto la presidente, non giungono solo dal mare, ma anche dagli interporti regionali, per i quali l'Amministrazione regionale auspica un fruttuoso rilancio.