28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Edilizia popolare

Santoro: «Dalla Regione 900mila euro per Ater Trieste»

L'assessore regionale ha partecipato alla discussione sui nuovi canoni di locazione dell'edilizia sovvenzionata: «L’Ater Trieste vedrà una riduzione di entrate di bilancio di circa mezzo milione di euro: non si tratta di un aumento dei canoni ma semmai di una redistribuzione»

TRIESTE - «Per consentire la riduzione dei canoni, la Regione sosterrà l’Ater Trieste con oltre novecentomila euro». L’assessore all’Edilizia Mariagrazia Santoro, presente ieri nel Consiglio Comunale di Trieste, ha partecipato alla discussione sui nuovi canoni di locazione dell’edilizia sovvenzionata. «L’Isee è uno strumento ormai universale per tutte le prestazioni ed interventi di carattere sociale, assistenziale, sanitario, scolastico in quanto più efficace di altri a misurare il bisogno e la reale situazione economica delle famiglie»  ha spiegato l'assessore, annunciando che «con l’andata a regime del nuovo canone, l’Ater Trieste vedrà una riduzione di entrate di bilancio di circa mezzo milione di euro, segno che non siamo di fronte a un aumento dei canoni ma semmai a una redistribuzione, nella quale i canoni sono stati complessivamente ridotti, oltre che resi più equi».

La situazione a Trieste
A Trieste sono circa 340 i casi di persone che non hanno consegnato l’Isee e quindi sono stati inseriti nella fascia più alta di applicazione del canone. «Il confronto diretto tra i canoni precedenti e quelli attuali non è possibile per due ragioni  – ha precisato Santoro - In primo luogo, il canone applicato fino a dicembre 2016 era basato su redditi Irpef 2012, mentre l’attuale è calcolato su situazione 2015, quindi con tutta una serie di variabili che possono essere in ogni caso intercorse e che quindi non rendono omogenee le due situazioni. Poi, l’Isee fotografa una situazione complessiva relativamente a beni mobili e immobili non fotografati prima dall’Irpef».

Il nuovo sistema 
Dai primi mesi di applicazione e di assestamento del nuovo sistema è emerso che le persone singole si sono ritrovate con un maggiore ricarico nel calcolo del canone rispetto alla situazione precedente. E questo per un meccanismo insito nel calcolo dell’Isee e non certo riconducibile alla riforma delle Ater o al nuovo regolamento dell’edilizia sovvenzionata. È stata quindi studiata una misura che riguarda l’85% dei nuclei unipersonali, incidendo nella fascia A e in parte di quella B (fino alla B10), che sono quelle corrispondenti ai redditi più bassi e quindi alle situazioni più delicate. Tale misura riduce il canone di questi soggetti rispettivamente del 25% e 15% e riguarda 3.772 su 4.400 assegnatari di casa Ater a Trieste con le caratteristiche sopra citate. Infine, è stato evidenziato che per la fascia più bassa il 97,43% degli inquilini subirà una riduzione del canone e pertanto per la fascia A1 il canone medio post correttivo sarà pari a 29,88 euro, mentre il canone medio dei locatari in fascia A sarà pari a 57,66 euro e per la fasce B1-B10 sarà di 168,35 euro.