29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
sanità

Telesca: «Le criticità di Cattinara non dipendono dalla Riforma»

L'assessore regionale: «La struttura di Trieste è stata progettata per rispondere a un numero nettamente inferiore di accessi giornalieri: sono carenze progettuali cui bisogna rispondere con nuovi e più efficaci modelli organizzativi»

TRIESTE -  «Le grandi riforme richiedono non solo tempo ma anche collaborazione da parte di tutti, nell'interesse del bene comune. La riorganizzazione territoriale darà i suoi frutti. Tutto il resto è solo inutile strumentalizzazione e irresponsabile dileggio di un sistema che continua a dimostrare di essere tra i migliori del Paese». Partendo da questa premessa, l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, risponde alle affermazioni dell'ex direttore del Pronto soccorso dell'ospedale di Cattinara, Walter Zalukar, secondo il quale la sanità triestina sarebbe caratterizzata da disservizi e storture organizzative, perlopiù dovute alla riforma regionale approvata nel 2014.

L'assessore Telesca
«Alcune criticità rilevate - puntualizza Telesca - non sono certo nate con questo governo regionale. L'esempio lampante è proprio il Pronto soccorso di Cattinara, tra l'altro a lungo diretto dal dottor Zalukar. Il problema dei tempi d'attesa in quel Pronto soccorso, infatti, non nasce 3 mesi fa, ed è ridicolo pensare che la riforma, partita a Trieste solo a metà del 2015, ne sia responsabile». «In particolare - rileva l'assessore - la struttura di Trieste è stata progettata per rispondere a un numero nettamente inferiore di accessi giornalieri: sono carenze progettuali cui bisogna rispondere con nuovi e più efficaci modelli organizzativi. E' il compito che si è assunta la Direzione generale dell'Azienda ospedaliera ed è il compito che spetterà al nuovo dirigente del Pronto soccorso, appena sarà nominato. Ricordo comunque che in uno dei recenti periodici incontri con i direttori di tutti gli enti del Servizio sanitario è stato evidenziato come tutto funzioni meglio laddove, come a Pordenone e Udine, l'attività del Pronto soccorso e della Medicina d'urgenza sono improntate nella logica del reparto unico, in quanto ciò garantisce una maggiore flessibilità nell'utilizzo del personale e nell'impiego degli spazi».

Le criticità
Telesca fa inoltre notare che le attese maggiori al Pronto soccorso di Cattinara si registrano nei casi in cui per il paziente è richiesta una radiografia: «Ciò accade, singolarmente, da quando la seconda sezione di radiologia è stata smantellata; cioè ben prima della riforma, per ragioni che bisognerebbe farsi spiegare proprio dal dottor Zalukar». Sul rischio di lesioni da pressione legate alla mancanza di presidi antidecubito sulle barelle, invece, l'assessore respinge ogni accusa, sottolineando come i presidi erano carenti in tutti i reparti e "sono stati introdotti in ospedale, assieme a numerose altre soluzioni organizzative e assistenziali, solo dopo la tanto vessata unificazione tra ospedale e territorio». «Ora - prosegue Telesca - i presidi antidecubito sono largamente utilizzati in tutti i reparti».