19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Il convegno

Bolzonello sul turismo: "L'impatto dei grandi eventi va misurato"

"Trieste - ha detto il vicepresidente - può dare risposte importanti e soprattutto può diventare più forte nel turismo proponendo, oltre a se stessa, un territorio più ampio, che può arrivare fino al Collio e fino a Grado"

TRIESTE - «I grandi eventi di sport e cultura sono formidabili motori marketing di un territorio, a condizione che questi stessi possano essere misurati da un certificatore terzo e che prevedano un coinvolgimento di tutto il territorio, in modo da connotare l'evento come un fatto di reputazione unanimemente riconosciuta». Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive e al Turismo Sergio Bolzonello, che ha concluso una tavola rotonda sul tema promossa dal Consorzio Promotrieste nel capoluogo regionale.
Secondo Bolzonello, «la misura dell'impatto dell'evento diventa fondamentale per capire se l'euro investito, sia esso pubblico o privato, genera un ritorno e quale sia il moltiplicatore che esso crea». A titolo di esempio il vicepresidente della Regione ha portato il dato di certificazione bocconiana su PordenoneLegge «dove risulta che ogni euro investito sul territorio porta un ritorno di 7,27 euro».

Per quanto riguarda Trieste, nello specifico, Bolzonello ha osservato che «si tratta del grande hub del turismo cittadino del Friuli Venezia Giulia, specifico rispetto ad altre omogenee». In premessa il presidente di PromoTrieste Umberto Malusà aveva riferito che il turismo nella città giuliana denota numeri in crescita tendenziale, riferiti al confronto tra gennaio-novembre 2015 allo stesso periodo del 2016, pari a +5,6 per cento negli arrivi e +8,4 per cento nelle presenze.  «Trieste - ha confermato Bolzonello - può dare risposte importanti e soprattutto può diventare più forte nel turismo se riesce a proporre, oltre a se stessa, un territorio più ampio, che può arrivare, per esempio, fino al Collio e fino a Grado, coalizzando un vero e proprio progetto industriale».
L'assessore comunale al Turismo Maurizio Bucci, ha evidenziato la necessità che «Trieste, con una rivoluzione copernicana, sia capace di gestire e non di subire il turista, e di quanto sia importante che il territorio sappia intercettare le emozioni» lavorando bene sulle piattaforme informatiche anche dei social.
Se il destination manager Francesco Comotti ha suggerito, per una buona strategia di promozione del territorio, «l'importanza di capire qual è la Trieste che vogliamo per i prossimi dieci anni», gli altri relatori hanno confermato la necessità delle collaborazioni e delle integrazioni tra gli attori del territorio. Stefano Pace, sovrintendente del Teatro Verdi di Trieste, ha ricordato che la Fondazione del teatro lirico, grazie anche alle sinergie attivate e all'attenzione verso i turisti stranieri, ha aumentato il proprio pubblico del 36/37 per cento rispetto al 2015.

Nell'occasione, il presidente della Società velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz ha anticipato i primi risultati di un sondaggio condotto da SWG sulla percezione della manifestazione legata alla regata nell'intero Friuli Venezia Giulia, sondaggio che rappresenta anch'esso - ha annotato Gialuz - una forma di misurazione e di feedback. Secondo la rilevazione, il 98% degli intervistati ritiene che la Barcolana sia un evento prevalentemente turistico - e quindi non specificamente sportivo - e il 77% è convinto che l'evento ottobrino accresca la vita culturale della città, a testimonianza di un brand di forte attrazione il cui impatto va ben al di là dell'agonismo velistico.