18 aprile 2024
Aggiornato 12:30
teatro

"Trieste, l'aria natia" al Bobbio: il poeta Grisancich racconta la città

Il testo sarà accompagnato per l'occasione dalla chitarra di Federico Rossignoli

TRIESTE - Mercoledì 5 aprile alle 18 al teatro Orazio Bobbio l’Associazione Amici della Contrada presenta per Il Teatro a Leggio un testo inedito: «Trieste, l’aria natia» del poeta Claudio Grisancich accompagnato per l’occasione dalla chitarra di Federico Rossignoli. «Con questo testo - spiega Grisancich - ho voluto comporre un omaggio rapsodico a una città che spesso è stato detto come non sia "una città come le altre: che è bella, diritta, luminosa ma che il dialogo è difficile, che non si sa cosa vogliamo noi triestini, tra vampate storiche e la quieta follia degli intervalli che le dividono; e, chissà, forse in fondo non vogliamo proprio niente, o almeno niente di eccezionale e quindi nemmeno lusinghe e complimenti"». La voce di Libero Mazzi, acuto, sensibilissimo interprete della realtà triestina, ci arriva dai lontani anni 60, ma ancora oggi l'affettuosa sferzata del suo disincanto dà il "la" a un coro di voci (da Saba a "Bobi" Bazlen, da Alberto Spaini a Virgilio Giotti, all'Anonimo Praghese(1836), a Carolus Cergoly, a Giani Stuparich, a "Corrai", a Sergio Miniussi, a Flaminio Cavedali, a James Joyce e a tanti altri ancora) che da vari strati di "passato" (remoto, prossimo e appena di ieri) al graffito incerto del presente protesta con ossimorica tri(e)ste allegria la sua "aspra e vorace" triestinità.  Le iscrizioni agli Amici della Contrada sono già in corso presso la biglietteria del teatro Bobbio e continueranno lungo tutta la stagione.