19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
La cerimonia a Basovizza

Commemorati i finanzieri infoibati nel 1945, Dipiazza incontra l'unico superstite

Il sindaco di Trieste: «Oggi è stato ricordato questo terribile fatto storico, ribadendo nello stesso tempo quelli che sono i nostri valori: la patria, il lavoro, la famiglia, l’educazione, il rispetto»

TRIESTE - «Toccante cerimonia stamattina alla Foiba di Basovizza dove a nome della città ho reso gli onori ai finanzieri prelevati dalla Caserma di Campo Marzio di Trieste e trucidati dalle truppe di Tito che, entrate in città il 1 maggio del 1945, iniziarono subito a circondare le caserme e a deportare i Finanzieri, simbolo di italianità». Lo ha dichiarato il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza dopo aver presenziato alla Foiba alla cerimonia di commemorazione dei militari delle Fiamme Gialle deportati e uccisi dai reparti titini nei famigerati «40 giorni». «Particolarmente atroce – sottolinea Dipiazza - fu il destino dei 97 finanzieri che in quei tragici inizi di maggio del 1945 vennero rastrellati dai comunisti di Tito nella loro caserma di Campo Marzio per venir gettati nelle foibe del Carso». Estremamente toccante, per il sindaco, è stata la testimonianza del finanziere Angelino Unali, unico superstite di quell’eccidio. «Oggi, alla Foiba di Basovizza, luogo insieme tremendo e sacro, è stato ricordato questo terribile fatto storico, ribadendo nello stesso tempo quelli che sono i nostri valori: la patria, il lavoro, la famiglia, l’educazione, il rispetto».