23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
musica

L'arte triestina della fisarmonica allo Schmidl: alla scoperta della Fisorchestra "Tarabocchia"

Un nuovo appuntamento nelle “Stanze della musica” del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”: protagonisti dell'incontro Silvano Vidmar e la Fisorchestra 2001

TRIESTE - «Giovanni Tarabocchia e l'arte triestina della fisarmonica» è il titolo di un nuovo appuntamento nelle «Stanze della musica» del Civico Museo Teatrale «Carlo Schmidl» in programma venerdì 5 maggio con inizio alle 17.30, nella sede del Museo a Palazzo Gopcevich. Protagonisti dell'incontro Silvano Vidmar e la Fisorchestra 2001, gruppo di strumentisti che prosegue l'attività della Fisorchestra «Tarabocchia», fondata nel 1951 dal Maestro Tarabocchia con lo scopo di insegnare a suonare la fisarmonica negli oratori e nei circoli rionali della Provincia di Trieste.

La storia di Tarabocchia
Giovanni Tarabocchia nasce nel 1910 in Crimea da genitori lussiniani proprietari di cantiere navale emigrati dopo la crisi della cantieristica avvenuta a Lussino alla fine dell'Ottocento con l’avvento delle costruzioni in ferro. Giovanissimo segue l’Armata rossa come suonatore autodidatta di fisarmonica. Nel 1936 lascia la Russia e torna a Lussino dove continua il mestiere di musicista e di insegnante di fisarmonica. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale approda a Trieste e continua a suonare ed insegnare un suo particolare metodo di apprendimento e diteggiatura dei bassi della fisarmonica. Ostile a qualsiasi accademismo e fermamente convinto della validità del suo metodo si scontrerà con le istituzioni ufficiali. È sua l’idea di un conservatorio della fisarmonica, idea che verrà ripresa 30 anni più tardi. Eccellente suonatore di fisarmonica cromatica, è un esperto costruttore e riparatore di fisarmoniche a piano, per le quali inventa un sistema innovativo di meccanica per i bassi (bassi sciolti). Dal 1955 al 1995 saranno più di 300 gli allievi che impareranno a suonare con il M° Tarabocchia e molti di questi diventeranno musicisti professionisti o resteranno comunque legati al mondo della musica.