28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Unioni civili

Grim: «Con la legge Cirinnà tanti hanno smesso di essere invisibili»

La segretaria regionale del Pd Fvg: «Questa legge è una vera rivoluzione, che introduce diritti e doveri anche per le coppie di fatto, oltre a una serie di tutele in campo sanitario, assistenziale e previdenziale»

TRIESTE - «Oggi celebriamo un anno di diritti e di civiltà: grazie alla legge Cirinnà tante persone hanno smesso di essere invisibili alle Istituzioni e alla pubblica amministrazione». Lo afferma Antonella Grim, segretaria regionale del Pd Fvg, a un anno esatto di distanza dall’approvazione della legge che ha introdotto in Italia le unioni civili. Secondo Grim «il Pd è stato il grande protagonista in questa battaglia di civiltà. Questa legge è una vera rivoluzione, che introduce diritti e doveri anche per le coppie di fatto, oltre a una serie di tutele in campo sanitario, assistenziale e previdenziale. Regolamenta situazioni già esistenti, ma escluse dalle normative, che fino a un anno fa erano, appunto, invisibili agli occhi della pubblica amministrazione e oggetto di pronunciamenti dei Tribunali, che in questi anni hanno spesso avuto il compito di governare tali realtà».

Gli ostacoli
«Purtroppo – osserva Grim - nel corso di quest’ultimo anno non sono mancati casi di scarsa collaborazione o addirittura disobbedienza istituzionale da parte di alcuni sindaci italiani di centrodestra. Ricordiamo il caso Trieste, dove il sindaco Dipiazza ha tentato di impedire fino all’ultimo l’utilizzo della sala in piazza Unità per le unioni civili, dovendo poi arrendersi davanti all’evidenza, cioè al fatto che le legge vanno rispettate sempre, anche quando non piacciono».