19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Nella bufera

Serracchiani: «Lo stupro è più odioso se commesso da un profugo». E scoppia la polemica

La frase della presidente della Regione sul tentativo di violenza sessuale compiuta da un richiedente asilo ha scatenato una rivolta sui social network: «Frase alla Salvini». La replica su Facebook: «Nessun razzismo, solo buon senso»

TRIESTE - Debora Serracchiani nella bufera. La presidente del Friuli Venezia Giulia è finita nel mirino di più di qualche esponente politico (del Pd e non solo) dopo le dichiarazioni rilasciate sul tentativo di violenza sessuale ai danni di una minorenne di Trieste ad opera di un cittadino iracheno richiedente asilo. La violenza sessuale, aveva detto Serracchiani, è «un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese». La frase ha fatto il giro del web e ha scatenato una serie infinita di reazioni. Per molti si tratta di una frase alla Salvini. E su Twitter si sprecano i commenti. «La #Serracchiani strizza l'occhio dell'elettorato leghista e perde quei pochi che ancora credevano che il Pd fosse di sinistra. Buongiorno» scrive qualcuno. «Quindi secondo #Serracchiani esisteranno anche categorie per cui lo stupro è un po' meno odioso. Se ti stupra un precario va un po' meglio?» replica qualcun altro. «Qualcuno avvisi #Serracchiani che il trauma, il dolore, la sensazione di sporco è la stessa. Sempre. La verità è che Salvini ha già vinto» è la sentenza di un altro. «Oggi @serracchiani ci ha spiegato che la violenza sessuale ha diversi gradi di inaccettabilità se a farlo è un italiano o un migrante. Follia» si legge ancora.

Critiche da destra e sinistra
Lo stesso esponente della Lega, Matteo Salvini, ha colto l'occasione per attaccare la governatrice del Fvg, definendola «la bella addormentata nel bosco». Nel suo post su Facebook ha scritto: «Peccato che lei e il suo partito siano complici di una invasione senza precedenti, e abbiano sulla coscienza ogni reato e ogni violenza commessa da questa gentaglia. P.s. A prescindere dalla razza, castrazione chimica e buonanotte, con buona pace di Saviani e Boldrine». E il Movimento 5 Stelle non è stato da meno. Roberto Fico, presidente grillino della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, ha detto di augurarsi «che i telegiornali Rai affrontino il caso delle parole razziste di Serracchiani. Sono frasi inaccettabili». Le critiche, però, arrivano anche da esponenti del partito di Serracchiani. I consiglieri del Pd di Milano: «Siamo sconcertati da questa dichiarazione ufficiale di Debora Serracchiani, governatrice del Friuli Venezia Giulia, a commento dello stupro avvenuto a Trieste. I 'ma´ e gli 'ancor più´ non sono accettabili. E i 'socialmente´ e 'moralmente´ ugualmente ingiustificabili. È 'più´ accettabile, più 'socialmente´ e 'moralmente´ accettabile quella di un compagno, di un amico, di un marito, un vicino di casa, un compaesano? La lista potrebbe continuare. I reati e delitti hanno forme e aggettivi diversi a seconda di chi li fa? La violenza e la violenza su una donna, è sempre inaccettabile e non si pesa». 

Ieri sera Serracchiani ha cercato di spiegare le sue parole con un tweet.

Non esistono stupri di serie a o serie b. Sono tutti ugualmente atroci. In questo caso all'atrocità si aggiunge rottura patto di accoglienza

— Debora Serracchiani (@serracchiani) 11 maggio 2017

Ma poche ore fa è arrivato anche il commento dello scrittore Roberto Saviano, ad alimentare la polemica:

Salvini saluta l'ingresso di Serracchiani nella Lega. Spero la candidi lui: se lo fa ancora il Pd, vuol dire che il Pd è diventato la Lega. pic.twitter.com/nuNaNvHHpf

— Roberto Saviano (@robertosaviano) 12 maggio 2017

La presidente della Regione, infine, ha scelto Facebook per ribadire la sua posizione.