19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
cronaca

Detenevano a fini di spaccio 250 grammi di cocaina: arrestati due albanesi

La Polizia di Stato ha notato uno degli indagati mentre si aggirava in via Conti dove aveva un immobile adibito a deposito di droga; appena uscito, è stato sottoposto a controllo e trovato in possesso di due buste contenenti rispettivamente 8 e 10 grammi di cocaina

TRIESTE - A seguito di una serie di mirati servizi, nella tarda serata di sabato, la Polizia ha tratto in arresto Toska Kreshnik, albanese, classe 1985, residente a Trieste e Bajko Endri, albanese, classe 1986, residente a Novara, ma domiciliato a Trieste, indagati in concorso, del delitto di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina). Già da qualche tempo i due, giunti a Trieste da alcuni mesi, erano sembrati sospetti, tanto da indurre gli investigatori ad effettuare una serie di mirati servizi di osservazione. Nella serata di sabato, Tosca è stato notato mentre si aggirava in via Conti dove aveva un immobile adibito a deposito di droga; appena uscito, è stato sottoposto a controllo e trovato in possesso di due buste contenenti rispettivamente 8 e 10 grammi di cocaina, verosimilmente destinata ad alcuni acquirenti. 

La perquisizione
La successiva perquisizione dell’appartamento, forniva conferma ai sospetti degli investigatori, che rinvenivano altri 15 involucri di varie dimensioni contenenti complessivamente circa 200 grammi lordi di cocaina, tre bilancini di precisione, uno dei quali con evidenti tracce di droga, oltre a materiale idoneo a confezionare lo stupefacente. Nel frattempo, ritenendo che il complice detenesse altra coca, veniva fermato anche Bajko mentre stava rientrando nella propria abitazione; sottoposto a perquisizione personale e locale, veniva trovato in possesso di due buste in cellophane, del tutto simili a quelle sequestrate in Via Conti, contenenti oltre 20 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, circa 2.000 euro in contante, una macchina per il confezionamento sottovuoto, un rotolo di cellophane da utilizzare per il sottovuoto. 

In considerazione degli elementi acquisiti, i due sono stati tratti in arresto e ristretti presso la locale casa circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica di Trieste.