19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Il caso

Profughi, Serracchiani: «Più controlli nei porti di partenza»

La presidente del Fvg ha commentato il ritrovamento di 53 profughi nel porto di Trieste, ammassati in un rimorchio sbarcato da un traghetto turco: «Fondamentale che siano mantenute e rinsaldate le misure di sicurezza all'origine»

TRIESTE - «Abbiamo la conferma che il porto di Trieste è ben vigilato, ma questo non basta, occorre un maggiore controllo nei porti di partenza». Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando il ritrovamento di 53 profughi nel porto di Trieste, ammassati in un rimorchio sbarcato da un traghetto turco. «Chiederò alla Farnesina - ha annunciato Serracchiani - che un messaggio in tal senso sia fatto pervenire alle Autorità turche. Perché c'è evidentemente una differenza tra i barconi che partono dalla Libia, i profughi che via terra possono attraversare a piedi il nostro confine e un gruppo così folto di persone che sale su un traghetto che svolge regolare servizio».

Più misure di sicurezza
Per Serracchiani «tutti gli accertamenti del caso saranno sicuramente fatti sull'episodio specifico, ma resta fondamentale che siano mantenute e rinsaldate le misure di sicurezza all'origine, anche perché questi collegamenti commerciali via mare sono molto importanti e nessuno deve pensare - ha concluso - che possano diventare una rotta alternativa per i migranti».