26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Appuntamenti

La musica classica abbandona il palco: il concerto è ad alta quota

La Società dei Concerti di Trieste offre tre concerti in altrettanti rifugi del Friuli Venezia Giulia. Tra giugno e settembre saliranno non sul palco, bensì “in quota” - in provincia di Udine - il Trio Operacento, il chitarrista Marco Musso e il violoncellista Fabrizio Scilla

TRIESTE - La Società dei Concerti di Trieste offre tre concerti in altrettanti rifugi del Friuli Venezia Giulia. Tra giugno e settembre saliranno non sul palco, bensì «in quota» - in provincia di Udine - il Trio Operacento, il chitarrista Marco Musso e il violoncellista Fabrizio Scilla.

Primo appuntamento
Domenica 4 giugno 2017 alle 20.30 all’Auditorium Candoni Tolmezzo (UD) si esibirà con il Trio Operacento: Roberto Baraldi al violino, Antonino Puliafito, violoncello e Francesca Sperandeo al pianoforte. Impegnato in una vivace attività concertistica improntata sulla continuità dell’impegno cameristico il Trio si esibirà per la SdC su musiche di Ludwig Van Beethoven. Nella seconda parte gioia e nostalgia si alterneranno quasi ossessivamente nelle sei «dumka» di A. Dvorák. Concerto ad ingresso libero in collaborazione con Tolmezzo città Alpina 2017 per «Rifugi in città».

In programma
Domenica 6 agosto 2017 alle 15.30 sarà la volta di Marco Musso con la sua  chitarra al Rifugio Pelizzo sul Monte Matajur (UD). Uno dei più interessanti chitarristi italiani della nuova generazione in un programma molto vario e ricco di allusioni al repertorio del pianoforte. A questo strumento la chitarra pretende di rubare il ruolo di demiurgo, di creatore solitario di mondi sonori. E vi riesce imponendo il suo canto intimo e seducente. Musiche di Manuel Maria Ponce, Augustin Barrios Mangoré, Domenico Scarlatti, Johann Sebastian Bach, Mario Castelnuovo-Tedesco. Ultimo appuntamento domenica 3 settembre 2017 alle 14 al Rifugio Tolazzi di Forni Avoltri (UD) con il violoncello di Fabrizio Scilla. La voce quasi umana del violoncello solo sarà protagonista di questo concerto diviso tra antico e moderno, con musiche di J. S. Bach e K. Penderecki. La polifonia quieta e meditativa della Seconda Suite di Bach lascerà il posto al parlato strumentale di Penderecki. A chiusura si torna al Bach della Suite numero quattro, dove l’eloquio si fa più robusto e la scrittura più impervia e virtuosistica.

Tutti i concerti sono a ingresso libero fino esaurimento dei posti disponibili. Info: Segreteria SdC – T. +39 040 362408 
eventi@societadeiconcerti.net www.societadeiconcerti.it