23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
il progetto

60 bimbi agenti per un giorno: a Opicina si gioca alla scuola di Polizia

Grande entusiasmo tra i bambini delle scuole “A. Čok” e “F. Bevk” di Opicina per la visita degli operatori della Polizia di Frontiera di Trieste.

TRIESTE - Giovani poliziotti crescono. Due pattuglie della Polizia di Frontiera Terrestre di Trieste, accompagnate dal dirigente Antonio Grande, hanno fatto "irruzione" nella scuola dell’Infanzia «A. Čok» e nella Scuola Primaria «F. Bevk» di Opicina, per un progetto finalizzato a far conoscere ai bambini dell’asilo e delle elementare (una sessantina in tutto) i mestieri, i lavori e le occupazioni che potrebbero intraprendere da adulti. L’iniziativa, organizzata dalla referente della scuola, Valentina Suber, ha avuto un positivo riscontro nei bambini, che hanno dimostrato grande curiosità e partecipazione nel conoscere l’attività e le diverse articolazioni della Polizia di Stato.

Bimbi curiosi
Notevole entusiasmo ha suscitato la visione dell’equipaggiamento e delle dotazioni in uso agli operatori, nonché delle auto di servizio. I bambini sono stati fatti salire a scaglioni sui mezzi ed hanno potuto verificare personalmente l’uso delle radio e delle apparecchiature installate sugli stessi. Numerose sono state le domande rivolte al dirigente e agli operatori da parte dei bimbi a conferma dell’interesse e del fascino che da sempre suscita il mestiere di poliziotto. La visita si è conclusa con l’illustrazione degli aspetti più salienti dell’attività della Polizia di Frontiera, aspetto molto rilevante in un territorio di confine come il nostro in cui due diverse culture convivono in pace e serenità.