20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
l'evento

Fvg Pride, 1000 triestini pronti a manifestare a Udine

Chi da Trieste raggiungerà Udine (partenza dalla Stazione Centrale con il treno delle 13.27) si farà trovare entro le 15.30 al giardino pubblico Giovanni Pascoli. E' questo il punto di ritrovo che raccoglierà, secondo le previsioni, fra i 50 e i 70 corriere provenienti dal resto della regione, e complessivamente fra i 5mila e i 7mila partecipanti

TRIESTE – Qualcuno raggiungerà Udine in auto, molti altri prenderanno il treno. L’importante è arrivare in tempo per l’appuntamento con il Fvg Pride: saranno un migliaio i triestini che parteciperanno alla parata che domani sfilerà nel centro della città per rivendicare i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, interessuali e asessuali, definite con l'acronimo "lgbtqia». «La manifestazione, oltre agli attivisti, coinvolge anche gli eterosessuali che rivendicano diritti per tutti, senza distinzione di razza, genere e sesso» spiega a Il Piccolo Antonella Nicosia, la presidentessa di Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, l'associazione giuliana afferente al Comitato regionale che promuove l’evento. Chi da Trieste raggiungerà Udine (partenza dalla Stazione Centrale con il treno delle 13.27) si farà trovare entro le 15.30 al giardino pubblico Giovanni Pascoli. E' questo il punto di ritrovo che raccoglierà, secondo le previsioni, fra i 50 e i 70 corriere provenienti dal resto della regione, e complessivamente fra i 5mila e i 7mila partecipanti.

Chi parteciperà
Sono 12 le realtà che hanno aderito da Trieste: Acquolina, Circolo Pink, Jotassassina, Knulp, Day Dreaming, Cizerouno, Collettivo femminista Teresa Mattei, Cobas Fvg, La Cappella Underground, Double Room, Uaar Trieste e Trieste Film Festival. La compagine triestina sarà rappresentata dal carro allegorico di Jotassassina, l'associazione che organizza a Trieste un calendario di eventi serali tesi a favorire la socializzazione delle persone lgbt da 9 anni.  «Per Udine sarà una giornata storica» commenta Antonio Parisi, padre dell’associazione, spiegando che, a fianco al carro, gli attivisti di Jotassassina porteranno una maxibandiera-arcobaleno, «i colori lgbt».